Un uomo è morto vittima di un incidente sul lavoro in un centro ippico di Crespina Lorenzana, nella provincia di Pisa. Nella mattinata di ieri l'uomo, un 57enne, è rimasto schiacciato dal peso di un cavallo che lo ha spinto contro un cancello della struttura.
Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo stava riaccompagnando il cavallo nella stalla quando l'animale ha avuto uno scatto repentino spingendolo contro lo stipite del cancello. Nonostante il repentino intervento del personale del 118 per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La dinamica dell'incidente tuttavia è ancora da accertare con sicurezza. Sul posto è intervenuto in breve tempo il personale della medicina del lavoro dell'Asl Toscana nord ovest e i Carabinieri.
La vittima, originaria di Livorno, era una persona esperta che lavorava da molti anni all'interno del maneggio. Il rischio maggiore quando si ha a che fare con un cavallo è che proprio la potenza del suo calcio. Il calci infatti fanno parte del normale repertorio comportamentale del cavallo. Contrariamente a quanto si possa immaginare, non sempre hanno una motivazione aggressiva.
Le vittime più comuni si contano tra le persone che, al momento dell'infortunio, stavano strigliando il cavallo oppure lo stavano spostando, esattamente come è successo al 57enne del centro ippico di Crespina Lorenzana.
È stato stimato che con lo zoccolo, il cavallo è in grado di scalciare con una forza pari a quasi due volte la propria massa corporea, che corrisponde a circa una tonnellata, e pari a quattro volte il carico di impatto che la maggior parte dei caschi da equitazione può sopportare. Non è richiesto un eccessivo sforzo di immaginazione per comprendere che quel calcio può fare molto male, o addirittura rivelarsi letale, dato che frequentemente ad essere colpita è la testa.
Indossare un copricapo protettivo anche mentre non si è in sella può comunque essere utile, soprattutto durante la cura degli zoccoli, ossia quando i calci del cavallo possono provocare un trauma diretto al viso.