Per i gatti graffiare le superfici è qualcosa di perfettamente naturale, oltre che indispensabile. Graffiare li aiuta a tenere gli artigli affilati e della giusta lunghezza e a mantenere le articolazioni elastiche, ed è anche un modo per comunicare con l’ambiente che li circonda: i graffi segnalano la loro presenza ad altri gatti e a potenziali rivali, e con essi viene anche diffuso il loro odore. Un comportamento che può causare qualche problema se un gatto vive esclusivamente in casa e non ha superfici “destinate” al graffio: può capitare che il gatto graffi i mobili, rovinandoli. Ciò che un recente studio ha scoperto, però, è che se lo fanno la colpa è anche nostra, ovvero degli esseri umani con cui condividono la casa.
Lo studio pubblicato su Frontiers è stato condotto da alcuni ricercatori coordinati da Yasemin Salgirli Demi̇rbas dell’Università di Ankara, in Turchia. E mette in luce una serie di fattori che influenzano l'aumento del comportamento di graffio indesiderato tra i gatti domestici, che riguardano sia il singolo gatto e il suo carattere sia l’aspetto ambientale. Nello specifico, lo studio suggerisce che la presenza di un bambino può essere associata a episodi di graffio nell'ambiente domestico, così come la durata e la qualità del gioco, l’attività notturna e la presenza e la posizione dei tiragraffi.
Se il gatto graffia troppo, la causa può essere lo stress
I ricercatori hanno intervistato oltre 1.200 pet mate, tutti con un solo gatto, e scoperto che lo stress è la causa principale del graffio eccessivo nei gatti domestici. Il gatto domestico, infatti, forma e mantiene legami sociali con gli esseri umani nonostante non sia socialmente dipendente, e come risultato di un processo di domesticazione e convivenza iniziato ormai 10.000 anni fa può adattarsi facilmente agli ambienti umani, anche se la maggior parte della loro biologia comportamentale imita ancora quella dei loro antenati, predatori solitari. I gatti domestici hanno una natura complessa, poiché sono sia animali sociali sia predatori che possiedono forti istinti territoriali. Questa “ambivalenza” si traduce in comportamenti che spesso i pet mate interpretano male, finendo per punirli. E graffiare, i mobili in particolare, è uno di questi.
Quando gli esseri umani si innervosiscono e sgridano i gatti che graffiano i mobili finiscono per aumentare i loro livelli di stress. Per rispondere alla maggiore tensione sociale che sperimentano i gatti potrebbero dunque graffiare ancora di più. La mancanza di comprensione verso l’etologia felina e verso i bisogni dei gatti finisce dunque per peggiorare la situazione, quando sarebbe sufficiente comprendere che graffiare, per questi animali, non è solo importante ma necessario, e che fornire loro superfici apposite è il modo migliore per accogliere e soddisfare un bisogno, evitando conseguenze sgradite.
«Vediamo un chiaro collegamento tra determinati fattori ambientali e comportamentali e un aumento del comportamento del graffiare nei gatti – ha spiegato Yasemin Salgirli Demirbas – Tra i fattori determinati, la presenza di bambini in casa, così come alti livelli di gioco e attività notturna, che contribuiscono in modo significativo all'aumento. Anche i gatti descritti come aggressivi o irruenti hanno mostrato livelli più elevati di graffi».
Cosa puoi fare (e non fare)
Come fare, allora, a conciliare le esigenze etologiche dei gatti e il fragile divano di pelle? Il primo passo per evitare che il gatto graffi i mobili è quello di consentirgli di sentirsi quanto più possibile al sicuro in casa, fornendogli punti di osservazione elevati e nascondigli da cui osservare l’ambiente. A questo devono aggiungersi ampie opportunità di gioco, che aiutano ad alleviare lo stress in modo costruttivo, e la fornitura di superfici alternative per graffiare, come tiragraffi da sistemare nei punti in cui il gatto ha scelto di marcare con le unghie. Si tratta solitamente di aree socialmente significative, e non deve dunque stupire che se si passa molto tempo sul divano, proprio il divano sarà scelto dal gatto per marcare.
Vanno invece evitate punizioni, che non fanno altro che esacerbare lo stress del gatto spingendolo a graffiare ancora di più. Tra le tattiche migliori per prevenire questo comportamento c'è fornire una superficie alternativa per graffiare, vicino all'area di graffiatura scelta dal gatto. Attenzione anche al già citato gioco: le sessioni non devono essere troppo brevi ma neppure troppo lunghe, perché lo studio ha dimostrato che gatti che giocavano per lunghi periodo finivano per essere sovrastrimolati e graffiare più spesso.
«Promuovere sessioni di gioco interattive regolari e brevi, insieme all'offerta di giocattoli adatti, può alleviare lo stress e di conseguenza ridurre il comportamento indesiderato di graffiare – ha raccomandato il team nello studio – Comprendere le motivazioni emotive sottostanti al comportamento di graffiare, come la frustrazione, che sembrano essere collegate a tratti della personalità e fattori ambientali, consente a chi si prende cura dei gatti di affrontare questi problemi direttamente».
Un altro aiuto può arrivare dai feromoni, sostanze chimiche che vengono prodotte anche dai gatti stessi e che hanno un’azione calmante se diffusi in un determinato ambiente.