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18 Gennaio 2024
16:45

Uno studio rivela che i tetrapodi stanno scomparendo dal Pianeta molto più velocemente del previsto

Uno studio su tetrapodi evidenzia una rapida scomparsa di specie a causa di fattori di diversa origine. Tuttavia, l'applicazione di nuove tecniche di ricerca e monitoraggio offre speranza nella riscoperta di quest'ultime, sebbene alcune specie sembrino ormai estinte.

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Sebbene possa sembrare che la scienza sia in continua espansione al livello di conoscenza e scoperte, un recente studio ha gettato luce su un aspetto meno conosciuto e più oscuro: la scomparsa veloce e misteriosa delle specie appartenenti ai tetrapodi, ovvero i vertebrati terrestri dotati di quattro arti: anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Global Change Biology, ha rivelato che molte di queste creature stanno scomparendo ad un ritmo preoccupante. Ma cosa sta causando questa drammatica perdita di biodiversità? E ci sono speranze di ritrovare specie che sembrano ormai perse?

Per rispondere a queste domande, un team di ricercatori ha creato un grande database nel quale sono inserite le specie "perse" e "ritrovate" nel corso del tempo e ha formulato delle ipotesi che possano giustificare il ritrovamento e la mancata riscoperta di quest'ultime. Spesso la scomparsa delle specie può essere collegata a fattori che comportano una significativa riduzione delle dimensioni delle popolazioni fino a raggiungere livelli così minimi da sfuggire alla rilevazione durante le indagini e i monitoraggi. Tuttavia, esistono casi in cui è difficile individuare certe specie a causa della loro presenza in regioni remote, inospitali o difficilmente accessibili del mondo, ostacolando così gli sforzi per il loro monitoraggio e ricerca. Altre ancora potrebbero essere minacciate dalle attività umane e, poichè risultano "perse", sfuggono al nostro sguardo protettivo e rischiano l'estinzione.

Ma c'è speranza nel buio. Contrariamente alle aspettative, alcuni risultati dello studio suggeriscono che un impegno dedicato e l'applicazione di nuove tecniche possono aumentare notevolmente le probabilità di ritrovare specie scomparse. Questo è particolarmente vero per le specie di dimensioni ridotte, che abitano sottoterra, hanno attività notturne o sono presenti in aree di difficile sorveglianza. Infatti, da poco e stata riscoperta in Sud Africa la talpa dortata di De Winton (Cryptocloris wintoni), specie non veniva registrata in natura dal 1937. Un vero colpo di scena che offre una luce inaspettata in questa ricerca biologica avvincente.

Tuttavia, non tutto è roseo. Alcune creature, in particolare le più grandi e iconiche, sembrano essere sfuggite al nostro controllo e potrebbero ormai essere perse per sempre. Un esempio lampante è rappresentato dal Bramble Cay Melomys (Melomys rubicola), un tempo considerato una specie perduta, recentemente dichiarato estinto dal governo australiano. Occupava una piccola isola che è stata ampiamente esplorata: se esistesse ancora, a quest'ora dovrebbe essere stata riscoperta.

Questo significa che effettivamente fattori legati ai cambiamenti climatici, all'antropizzazione o altro hanno effettivamente danneggiato le popolazioni di queste specie a tal punto da non permettere loro di riprendersi dal declino, cosa che ha determinato la loro scomparsa. Questo studio può aiutarci ancora di più ad aprire gli occhi su questioni legate alla biodiversità e alla scomparsa delle specie. Dobbiamo ribadire il nostro impegno nella protezione delle specie minacciate e nel mantenimento dell'equilibrio delicato degli ecosistemi. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile per tutte le forme di vita presenti sul Pianeta.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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