Nei film con protagonisti gli squali siamo abituati a vederli ingurgitare davvero qualsiasi cosa, ma difficilmente qualcuno si sarebbe mai immaginato di poter assistere alla scena che si è trovato di fronte il biologo marino Nicolas Lubitz. Durante le consuete attività di studio e marcatura dei grandi predatori, il ricercatore della James Cook University, in Australia, ha visto con i propri occhi uno squalo tigre rigurgitare un'echidna intera.
L'evento è accaduto al largo delle coste del Queensland e ha lasciato decisamente perplesso Lubitz e il suo team. Come è possibile che un'echidna, un animale strettamente terrestre, sia finita nello stomaco di uno squalo tigre? Una possibile spiegazione potrebbe essere che l'echidna sia stata trascinata in mare da un fiume o che stesse nuotando tra le isole e che lo squalo, attratto dal movimento, l'abbia poi inghiottita intera.
Del resto, gli squali tigre non sono per nulla schizzinosi in quanto a cibo. Mangiano letteralmente qualsiasi cosa, anche per semplice curiosità, proprio come talvolta viene mostrato nei b-movie con protagonisti questi grandi predatori. Nei loro stomaci sono state infatti trovate targhe di automobili, taniche di plastica, pneumatici e persino palle da baseball.
Questo individuo, probabilmente, ha rigurgitato l'echidna a causa dello stress – momentaneo – legato alla cattura e alla marcatura per uno studio a lungo termine su questa popolazione di squali. Lo squalo tigre è stato infatti dotato di un localizzatore GPS e poi rilasciato nuovamente in mare come parte di un progetto triennale della JCU che studia squali, razze e altri grandi organismi marini.
Per quanto riguarda l'echidna – che insieme all'ornitorinco sono gli unici mammiferi che ancora depongono le uova – non è poi così strano vederla in acqua, dove non se la cava affatto male col nuoto. Anche grazie al lungo muso appuntito, possono infatti respirare mentre nuotano come se avessero un vero e proprio boccaglio. In ogni caso, per quanto ne sappiamo, questa è la prima osservazione di una predazione da parte di uno squalo su questi animali.
D'altronde, gli squali tigre, come tanti altri grandi pesci e organismi che nuotano negli oceani di tutto il mondo, sono ancora talmente poco studiati che chissà quante altre insolite abitudini o comportamenti mai osservati custodiscono all'interno delle loro misteriose vite in costante movimento. Lubitz e il suo team, con questo progetto di studio, prometto infatti di svelare presto tante altre scoperte proprio grazie ai localizzatori GPS.