Uno squalo è stato avvistato nel fiume Tamigi: il video

Uno squalo è stato avvistato e filmato uno squalo nel Tamigi, vicino a Hammersmith Bridge. Non capita di certo tutti i giorni, ma non è poi così raro. Il Tamigi ospita diverse specie di squali che di tanto in tanto risalgono il fiume.

1 Agosto 2024
10:18
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Il 22 luglio scorso, una giovane donna di nome Charlotte Webb ha vissuto un'esperienza che difficilmente dimenticherà. Mentre passeggiava lungo le rive del Tamigi, nei pressi dell'iconico Hammersmith Bridge di Londra, ha avvistato qualcosa di incredibile. Una pinna sospetta ha iniziato a solcare le acque del fiume, emergendo all'improvviso e creando un momento di puro stupore. Charlotte, nonostante l'incredulità iniziale, ha avuto la prontezza di riprendere l'evento con il suo smartphone. Il video, pubblicato sui social media, è diventato rapidamente virale, catturando l'attenzione di migliaia di persone.

Sebbene l'avvistamento di uno squalo nel Tamigi possa sembrare incredibile o possibile solo in film Netflix, non è un evento così raro. C'è persino un progetto specifico e mirato allo studio e alla protezione degli squali nel fiume, il Greater Thames Shark Project, gestito dalla Zoological Society of London. Sebbene gli squali siano prevalentemente marini e necessitino di acqua salata, alcune speci possono tollerare bassi livelli di salinità e risalire i fiumi dal mare, alcune anche abitualmente.

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Squalo galeo

E secondo gli studiosi, nel Tamigi ci sono almeno cinque specie diverse di squali che popolano l'estuario . Tra queste, troviamo la canesca o cagnesca, anche conosciuto come squalo galeo (Galeorhinus galeus), il palombo stellato (Mustelus asterias) e lo spinarolo (Squalus acanthias), tutte specie purtroppo in serio pericolo di estinzione. La presenza di questi squali nelle acque del Tamigi non è quindi così anomala ed è un indicatore della salute dell'ecosistema fluviale, che negli ultimi decenni ha visto un notevole miglioramento.

Richard Peirce, un rinomato esperto di conservazione degli squali e presidente dello Shark Trust, ha commentato l'evento ipotizzando che lo squalo avvistato potrebbe essersi smarrito a causa dell'alta marea verificatasi nelle notti precedenti. Questo fenomeno potrebbe averlo portato a risalire il fiume più del solito, offrendo a Charlotte e a tutti noi una visione straordinaria e inaspettata. Nel Tamigi, tuttavia, non vengono avvistati solo squali.Negli ultimi anni, sono stati segnalati diversi avvistamenti di cetacei, tra cui delfini e persino balene.

L'avvistamento dello squalo nel Tamigi è un evento sicuramente poco comune, ma che ci ricorda la meraviglia della natura e l'importanza della sua tutela. Grazie a progetti come Greater Thames Shark Project, possiamo avvicinarci sempre di più alla bellezza e alla fragilità dei nostri ecosistemi e della biodiversità. Continuare a sostenere la conservazione e la sensibilizzazione è fondamentale per garantire che questi squali possano continuare a sorprendere e affascinare le generazioni future, magari anche in altri grandi fiumi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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