Ieri mattina è stato avvistato uno squalo pinneggiare a pochi passi dalla riva in evidente difficoltà, nelle acque di Badolato, in provincia di Catanzaro. La scena è stata ripresa da alcuni passanti increduli che si sono domandati inizialmente se fosse un delfino o uno squalo. Non appena l'animale si è avvicinato di più le persone hanno capito di trovarsi davanti ad uno squalo di «minimo cinque metri!», sopravvalutando un pochino le reali dimensioni del predatore marino.
Un mix di ammirazione e timore ha pervaso i presenti, che hanno incominciato ad incitare l'animale a riprendersi e allontanarsi, commentando alcuni particolari: «C'ha due occhi blu! Vai, vai, bello».
Dalle immagini sembra trattarsi di un esemplare di squalo capopiatto (Hexanchus griseus) anche noto come squalo vacca. È un pesce cartilagineo della famiglia degli hexanchidi, che comprende 37 specie conosciute, tutte ovovivipare e ben distribuite in tutti gli oceani del mondo. Non è la prima segnalazione nel Mediterraneo per questa specie in particolare, anche se non è comune nelle nostre acque.
Lo squalo capopiatto ha un corpo grande e una lunga coda. I maschi adulti hanno generalmente una lunghezza media compresa tra 3,1 e 3,3 metri, mentre le femmine adulte sono più grandi andando dai 3,5 ai 4,2 metri. Alcune fonti parlano di esemplari lunghi fino a 5 metri e mezzo. Il peso medio di un esemplare adulto è di 500 chilogrammi. Il muso è smussato e largo e i suoi occhi sono piccoli e di colore blu-verde brillante.
Ha un'ampia varietà di prede inclusi pesci, razze, chimere, calamari, granchi, gamberetti, foche ed anche altri squali più piccoli. Nonostante le sue enormi dimensioni, questa specie è piuttosto innocua per l'uomo a meno che non venga provocata e sono pochissime le segnalazioni di attacchi in tutto il mondo.
È interessante notare che questa specie presenta alcune somiglianze morfologiche con antiche specie di squali triassici: una pinna dorsale situata vicino alla pinna caudale; le pinne pettorali sono larghe, con bordi arrotondati e sei fessure branchiali. Gli squali più comuni oggi hanno solo cinque fessure branchiali.