Ancora animali selvatici vittime delle trappole per topi: questa volta è toccato a uno sparviere e una civetta, entrambi in cura al Centro Recupero Animali Selvatici Polesella, in provincia di Rovigo, con le piume piene di colla topicida.
L’uso di sostanze appiccicose è uno dei sistemi più cruenti per intrappolare topi e altri roditori indesiderati, ma spesso a finire vittime di queste trappole sono anche altri animali selvatici, come i rapaci, che spesso rischiano di non sopravvivere.
«La mortalità, in questi casi, è del 50% – spiega a Kodami Luciano Tarricone, medico veterinario e direttore sanitario del Centro, che opera nelle province di Venezia, Rovigo e Padova – In questi mesi abbiamo ricevuto decine di uccelli nelle stesse condizioni della civetta e dello sparviero. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg: ci sono tanti animali che finiscono vittime delle trappole per topi e che non vengono nemmeno portate nei centri o muoiono prima».
Il problema, secondo Tarricone, è l’uso sconsiderato di queste trappole da parte dei cittadini: «La legge permette di usarle, ma ci dovrebbero essere delle regole specifiche, proprio per tutelare gli altri animali selvatici – sottolinea –. E invece vengono lasciate all’esterno, senza protezioni adeguate, e questo porta tantissimi animali a finirne vittime. Senza contare che si potrebbero utilizzare altri metodi meno crudeli per tenere lontani i topi senza mettere a rischio la vita di altri animali selvatici».
Né lo sparviere né la civetta al momento sembrerebbero in pericolo di vita: «È stata subito rimossa la colla, ma questo provoca anche una notevole perdita del piumaggio e senza le piume un uccello non sopravvive – chiarisce il direttore sanitario del Centro – Bisognerà aspettare diverse settimane prima che le piume ricrescano completamente e solo dopo potremo capire meglio le loro condizioni di salute e valutare quando rimetterli in libertà».
Per salvare la vita degli uccelli che rimangono vittima delle trappole per topi la tempestività è essenziale: «È meglio evitare il fai da te e portare subito gli animali in un centro specializzato – spiega Tarricone – Per ridurre lo stress è possibile riporli in una scatola al buio con i fori per respirare. Purtroppo lo spavento e l’ansia debilitano ulteriormente l’animale ferito, agire subito è fondamentale per sperare di salvarlo».
Secondo il direttore sanitario, per evitare che altri animali selvatici finiscano in queste condizioni è essenziale educare e sensibilizzare i cittadini: «Colla e vischio possono essere trappole mortali per tantissime specie – sottolinea – Le persone devono smetterla di utilizzarle in modo sconsiderato».