Uno sparo in piena notte, tracce di sangue lungo la strada e una fuga per depistare. I Carabinieri di Brunico, in provincia di Bolzano, hanno pizzicato così un cacciatore di frodo mentre stava esercitando illegalmente durante la notte. Protagonista di questo episodio è un 70enne di Marebbe che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale perché ha pensato di poter sfuggire a un controllo delle forze dell'ordine.
La storia risale a inizio ottobre ma soltanto ora i Carabinieri hanno reso nota l'intera vicenda. Una pattuglia della Forestale stava facendo un controllo anti-bracconaggio in piena Val Badia. A un certo punto uno sparo rompe il silenzio. I militari iniziano subito le indagini per cercare di capire da dove fosse partito il colpo e a poca distanza trovano un fuoristrada. Avendo su quel mezzo più di qualche sospetto, gli intimano l’alt. Ma l’uomo che era alla guida accende il motore e fugge quasi investendo i militari che nel frattempo avevano chiesto rinforzi.
Nel luogo dove era parcheggiato il fuoristrada i Carabinieri hanno trovato tracce di sangue animale (individuate anche sul paraurti del fuoristrada). Un indizio che avrebbe fatto accendere i riflettori proprio sulla sua attività venatoria (tra l'altro, i militari lo conoscevano proprio per questa sua attività). Una volta individuato il veicolo le Forze dell’ordine sono andate proprio a casa sua.
L'uomo è stato quindi denunciato a piede libero per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Ritenendo inoltre che potesse abusare delle armi da caccia legalmente detenute, gliele hanno sequestrate e hanno scritto al prefetto proponendo l’emissione di un decreto di divieto di detenzione di armi.
La caccia di frodo, in questo periodo, è una delle emergenze che le forze dell'ordine stanno cercando di fronteggiare. Con appostamenti illegali, di notte, ogni occasione viene usata per uccidere mammiferi (anche protetti) e uccelli (spesso migratori). E tra gli ancora tanti cacciatori molti sono i casi degli incidenti venatori che li vedono le vittime.