Una grossa aquila coronata (Stephanoaetus coronatus) stava per consumare il pasto che aveva faticosamente conquistato tra le foreste della valle dell'Issa, in Tanzania, quando improvvisamente un inaspettato e possente sfidante è apparso sulla scena: uno scimpanzé maschio adulto. L'aquila aveva appena catturato un giovane tragelafo striato (Tragelaphus scriptus), un'antilope di medie dimensioni, quando lo scimpanzé, Imba, è piombato su di lei, attaccandola e strappandole via la preda dagli artigli.
L'aquila, colta di sorpresa, è poi fuggita via, lasciando Imba a festeggiare la sua vittoria e regalandoci, soprattutto, un comportamento mai visto prima che è stato descritto e documentato tra le pagine della rivista Primates. «È stato un momento surreale ed esaltante», ha raccontato Sam Baker, autore principale dello studio e parte del team di ricercatori del Bugoma Primate Conservation Project, in Uganda. «Non capita tutti i giorni di vedere uno scimpanzé rubare la preda a un rapace», ha poi aggiunto.
Gli scimpanzé (Pan troglodytes) sono animali onnivori, anche se la loro dieta è composta principalmente da frutta, verdura e insetti. La carne è una componente importante della loro dieta, ma se la procurano solo occasionalmente, cacciando attivamente le loro prede. Quando però non riescono a catturare piccoli mammiferi e uccelli, gli scimpanzé possono di tanto in tanto ricorrere allo scavenging, ovvero al consumo di animali morti, comportandosi quindi da spazzini.
Tuttavia, interazioni antagoniste, in cui i primati rubano deliberatamente la preda ad altri animali, per di più predatori, sono invece un comportamento molto raro e scarsamente documentato. Questo tipo di interazione "conflittuale" è stata infatti osservata in precedenza solo in pochissimi casi, quasi tutti riguardanti gli scimpanzé che rubano il cibo ai babbuini. Oppure, in un raro incontro documentate in un studio del 2019 pubblicato sul Journal of Human Evolution che ha dimostrato che gli scimpanzé possono rubare le prede persino ai leopardi, che a loro volta possono cacciare e uccidere gli scimpanzé.
L'incontro-scontro tra Imba e l'aquila coronata è perciò molto importante, perché offre un nuovo punto di vista, fino a oggi inedito, sul comportamento dei nostri parenti viventi più vicini a noi. Nella nostra lunga storia, infatti, lo scavenging e il furto attivo di cibo ai danni di altri animali, potrebbe infatti aver avuto un ruolo molto importante nell'evoluzione del comportamento umano.
I primi esseri umani, infatti, erano probabilmente onnivori, e non essendo "armati" di artigli e zanne affilate ricorrevano probabilmente spesso allo scavenging per integrare la loro dieta. Questa capacità di rubare la preda ad altri animali potrebbe quindi aver dato ai nostri antenati un certo vantaggio evolutivo, permettendo loro di sopravvivere e prosperare in ambienti estremamente difficili e competitivi come le savane africane.
L'incontro tra Imba e l'aquila coronata è perciò l'ennesimo straordinario esempio delle incredibili capacità degli scimpanzé di adattarsi e sopravvivere in ambienti molto diversi e a situazioni altrettanto diversificate. Una storia che, per quanto possa sembrare cruda, è estremamente affascinante un punto di vista etologica e ci insegna – in un certo senso – qualcosa di nuovo anche su noi stessi e forse sul nostro posto nel mondo naturale.
Dopo aver comunque conquistato il suo pasto, altri scimpanzé dello stesso gruppo di Imba si sono avvicinanti implorandolo per ricevere anche solo una piccola parte del bottino. Ma nonostante ciò, il maschio ha condiviso parte dell'antilope solo con una femmina, tenendo per sé la maggior parte della preda. Quando si è saziato, però, tutti gli altri individui sono accorsi per accaparrarsi ciò che rimaneva scoprendo però, loro malgrado, che Imba aveva lasciato soltanto il teschio del giovane e sfortunato tragelafo.