I megaraptoridi erano dei grossi dinosauri teropodi, parenti dei tirannosauri, che basarono l'intero successo evolutivo sulle incredibili armi che avevano a disposizione e (forse) sulla socialità. Vissero nell'antiche regioni che un tempo formavano il grande continente Gondwana durante il periodo Cretaceo ma, per quanto siano divenuti famosi anche grazie ai film della saga di Jurassic Park, la loro origine è ancora parzialmente avvolta nel mistero. Un nuovo ritrovamento fossile però, avvenuto nello stato di Victoria, in Australia, potrebbe aver da poco riscritto la loro storia, almeno secondo gli autori dell'articolo pubblicato sulla rivista Cretaceous Research.
Jake Kotevski, paleontologo della Monash University di Clayton, ha infatti spiegato che il nuovo esemplare di megaraptoride trovato all'interno della formazione Wonthaggi fornisce un supporto alla teoria che vede l'Australia come la patria originale di questi animali, vissuti durante la seconda parte del Cretaceo.
Al momento sono quattro gli esemplari di questo gruppo trovati nel paese, tutti risalenti a epoche e località differenti. Oltre al megaraptoride studiato da Kotevski, i paleontologi australiani dispongono infatti di una coppia di ossa pubiche provenienti dalla Formazione Albiana, il megaraptoride soprannominato "Lightning Claw" dalla formazione cenomaniana di Griman Creek e i resti di una specie scoperta qualche anno fa, ovvero l'Australovenator wintonensis dalla Formazione Cenomaniana Winton.
I fossili dell'ultimo esemplare, la cui specie è ancora senza nome ed è in attesa di una profonda analisi da parte degli scienziati, risalgono a circa 120 milioni di anni fa e, per quanto siano stata scoperti nel 2007 da un gruppo di volontari guidati da Michael Cleeland, solo recentemente sono stati ripuliti dal fango e dai sedimenti, consentendo agli autori dell'articolo di effettuare il primo studio preliminare.
Questo dinosauro nasconde un profondo segreto, spiegano i paleontologi: «I fossili che abbiamo trovato sono gli elementi geologicamente più antichi mai scoperti di un cranio di megaraptoride, una notizia che sottolinea l'importanza e la prevalenza di questo gruppo di teropodi nel Cretaceo medio dell'Australia. I risultati delle nostre analisi supportano quindi la teoria che questo animale appartenesse alla base del clade dei megaraptoridi, per quanto saranno necessari ulteriori resti cranici e nuovi scavi per chiarire definitivamente sia la posizione filogenetica della specie sia quali sono le interrelazioni con gli altri componenti del suo gruppo».
In generale, assicurano i ricercatori, i reperti dei teropodi non aviani del Cretaceo australiano sono molto poco conosciuti, soprattutto se confrontati con quelli asiatici e quelli che provengono dal Nord America. La nuova scoperta di un megaraptoride di grandi dimensioni, quindi, è da considerarsi una notizia straordinaria, poiché se da una parte consente di conoscere meglio l'evoluzione di questi animali, essa permette anche di avere maggiori conoscenze sugli ecosistemi presenti in Australia in quel periodo.
All'epoca l'Australia era infatti collegata all'Antartide, alla Nuova Zelanda e in maniera indiretta al Sud America. Disporre maggiori conoscenze sull'ecosistema australiano induce perciò gli scienziati anche a valutare quali erano i rapporti ecologici fra i vari continenti che formavano il continente Gondwana, circa 54-55 milioni di anni prima della grande estinzione.