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20 Febbraio 2023
11:08

Un’enorme impronta di dinosauro trovata nello Yorkshire: «Pensavo fosse una semplice roccia»

Una giovane archeologa inglese si è imbattuta in un grosso e misterioso masso mentre passeggiava lunga la costa. Ma quella che sembrava una semplice roccia, era in realtà la più grande impronta di dinosauro mai scoperto nello Yorkshire.

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La storia della paleontologia ci ha spesso insegnato come siano necessari sane dosi di fortuna per ritrovare reperti stupefacenti risalenti a milioni di anni fa. Quello che però è successo sulle coste dello Yorkshire a Marie Woods qualche anno fa è davvero sorprendente. Marie è un'archeologa con il pallino per la storia e per le escursioni, che casualmente durante il 2021 stava passeggiando vicino alla battigia di Burniston Bay, lontano poche miglia a nord della città di Scarborough, quando a un certo punto il suo sguardo è capitato sopra quello che sembrava apparentemente un grosso masso, distaccatosi dalla collina per via di una frana.

Avendo gli occhi abituati ad individuare le tracce tipiche di un terreno che presenta i segni di un eventuale reperto, Marie ha capito subito che in quel masso c'era qualcosa che non andava. Per quanto fosse infatti un'archeologa, intuì che quello che aveva davanti era in realtà un pezzo di roccia in cui era impressa la grossa impronta di un dinosauro predatore.

«Per mia fortuna avevo visto diverse volte alcune piccole impronte quando sono uscita con gli amici, ma niente mi avrebbe preparata ad affrontare qualcosa del genere» ha affermato la Woods, che è divenuta coautrice dell'articolo pubblicato recentemente sulla rivista Proceedings of the Yorkshire Geological Society, in cui lei e altri autori rendono disponibili la scoperta . «Non posso più neanche dire che gli archeologi non studiano i dinosauri, visto che ora l'ho fatto».

Quella impronta era la prima di una lunga pista che è stata scoperta proprio grazie al suo intervento. Misurando un metro di lunghezza, l'impronta ha tre dita e risulta essere la più grande mai scoperta nello Yorkshire. Secondo le prime ricostruzioni, fu impressa nella sabbia circa 166 milioni di anni, da parte di un predatore che si era accovacciato nel fango probabilmente in atteggiamento di caccia, come in un agguato.

In un primo momento, Marie Woods comunque non era ben consapevole a chi rivolgersi o quale agenzia contattare. Così ha condiviso la sua scoperta con il suo amico Dean Lomax , che come professione fa il paleontologo presso l'Università di Manchester. Lomax, resosi conto che l'amica non stesse scherzando, si è precipitato subito presso Burniston Bay ed è lì che si è messo a lavorare per capire come preservare l'enorme impronta proveniente dal periodo Giurassico.

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L’impronta scoperta dalla Woods era conservata presso uno strato di roccia simile a un comune masso

«La mia maggiore preoccupazione nelle prime ore era preservare il ritrovamento» ha dichiarato Lomax, riferendosi al pericolo che l'impronta potesse finire erosa per via della marea o di una successiva frana. Insieme, il gruppo di amici ha così contattato un gruppo di collezionisti di fossili dello Yorkshire, per farsi venire ad aiutare nel rimuovere con cura l'impronta e trasportarla allo Scarborough Museum and Galleries. Tra l'altro è stato proprio in quel momento che i due si sono resi conto che l'orma era stata già individuata alcuni mesi prima, quando non era ancora completamente esposta, da un altro paleontologo locale, Rob Taylor, che prontamente ha offerto il suo contributo nel trasporto.

Nelle settimane successive, dopo i processi di pulitura e di analisi del reperto, i ricercatori hanno stabilito che l'impronta probabilmente apparteneva a un Megalosaurus di tre metri, uno dei più famosi predatori giurassici della zona, senonché anche il primo dinosauro ad essere stato definito e descritto come tale.

In verità questa non sarebbe neppure la prima volta che impronte fossili di questo animale vengono rivenuti nello Yorkshire. Secondo le stime ufficiali, a partire dal 1907, la scienza ha identificato nella zona circa 25 diversi piste di impronte appartenute ai dinosauri e fra queste alcune appartengono proprio a Megalosaurus. Tuttavia, questa scoperta evidenzia quanto ancora ci sia da scoprire e come chiunque possa dare il suo contributo, anche durante una semplice passeggiata «L'intervento di Marie è stato fondamentale per il successo della conservazione di questi reperti» conclude Lomax, complimentandosi con la nuova "collega", che nel corso degli ultimi mesi è stata sommersa da molti messaggi di complimenti sui social, da parte di diversi appassionati di tutto il mondo.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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