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Nel nuovo Palazzo della Regione Piemonte ci sarà una pet room per portare in ufficio gli animali d'affezione. Cambiano le esigenze dei dipendenti e il welfare aziendale non può più permettersi di non includere il rapporto stretto che ormai i lavoratori hanno con i propri animali d’affezione.
«Sono certa, visto che succede anche a me, che un servizio di pet room sia qualcosa di estremamente importante all’interno di un'azienda in cui, peraltro, lavorano ben 2.800 dipendenti come nel nostro caso – spiega a Kodami l'assessora con delega, fra le altre, al Benessere animale Chiara Caucino promotrice dell’iniziativa – In Lombardia, del resto, è già in auge in diverse aziende, di certo non potevamo essere da meno. Scherzo, naturalmente, ma questo è il momento giusto anche per noi, visto che siamo in una fase di riorganizzazione degli uffici e degli spazi. Ci stiamo trasferendo in un nuovo palazzo e avremo a disposizione spazi molto più grandi. Io mi occupo di tutto il personale e nell’ottica di aumentare più possibile tutto quello che riguarda il welfare aziendale, ho pensato che creare uno spazio dedicato agli animali dei dipendenti, fosse un’idea che sarebbe stata molto apprezzata».
Ma come funzionerà la pet room?
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Inizialmente non sarà un servizio di cui i dipendenti potranno usufruire costantemente, poi vedremo, io vorrei farla diventare strutturale. Al momento, però, ci stiamo muovendo con l’Ufficio Patrimonio per trovare questo spazio da allestire con delle scrivanie, in modo che il dipendente che si prenota e chiede la disponibilità abbia la possibilità di lavorare con il proprio cane, o gatto vicino. Come dicevo, il servizio sarà per cominciare per motivazioni d’urgenza. Intendo dire, per esempio, il dog sitter ha l’influenza, oppure l’animale ha subito un intervento e non può restare da solo per troppo tempo. Ecco, in questi casi si possono prenotare una, due o le giornate di cui si ha necessità e portare il proprio animale sul posto di lavoro.
Ci saranno le scrivanie per i dipendenti, e per gli animali cosa ci sarà?
L’allestimento includerà, per esempio, le traversine qualora l’animale che si porti al lavoro sia un cucciolo, aree giochi per non farli annoiare. Insomma, lo spazio dedicato disporrà tutto quello che sarà necessario per far stare a proprio agio il proprio animale d’affezione. Ho chiesto chiaramente che venga trovato al piano terra, onde evitare, visto che i piani sono 40, di dover salire e scendere in ascensore per farli uscire a fare i loro bisogni. Non c'è bisogno di tanti spazi, gli animali tendono a voler stare molto vicino al proprio amico, pertanto sono certa che basti una stanza grande e capiente in modo che animali e umani possano stare insieme senza disturbarsi.
Un’esigenza richiesta quella della pet room?
Onestamente, l’esigenza ho pensato che ci fosse a prescindere. Ora stiamo facendo un sondaggio tra tutti i dipendenti per capire quanti sono i proprietari e quanti gli animali, ma più che altro per capire quanto spazio dedicare. Sul fatto che sia un esigenza sentita non ho dubbi. Lo vedo personalmente con il mio team tutti con animali in famiglia, che quando hanno cane o gatto che non stanno bene e devono lasciarli a casa, sono in angoscia e preoccupati e se vogliamo lavorano anche con meno attenzione giustamente.
I tempi di realizzazione?
Mi auguro molto veloci. Adesso ho investito il referente del Patrimonio di cercare lo spazio adeguato; questa settimana faremo una ricognizione per capire meglio la disposizione dei nuovi uffici, ma nel momento in cui la stanza viene trovata voglio partire immediatamente. Auspico fortemente di riuscire ad attivare tutto in un paio di mesi. Ma andremo oltre: sto, infatti, già preparando un bando di 200 milioni di euro, per incentivare la creazione di pet room nelle aziende piemontesi, in modo che sia la Regione a pagare gli allestimenti in base alla progettualità dell’azienda. Tutto quello che abbiamo detto, vale allo stesso modo per la baby room. Lo dico solo per prevenire polemiche da coloro che pensano che ormai venga dato quasi più spazio agli animali rispetto agli umani. I due progetti vanno parallelamente perché il welfare aziendale è andare incontro alle esigenze dei dipendenti, nessuna esclusa, però.
