Il Mekong è uno dei più lunghi e importanti fiumi al mondo, non solo perché e tra i più pescosi di tutta l'Asia ma anche perché tra le sue acque vivono alcune tra le più straordinarie e minacciate specie del Pianeta. Come le ultime tartarughe giganti dal guscio molle e i pesci d'acqua dolce tra i più grandi al mondo. Nella provincia di Stung Treng, nella parte nord-orientale della Cambogia, un gruppo di pescatori affiancato dai biologi di Wonders of the Mekong ha pescato una delle ultime pastinache giganti del Mekong.
È lunga quasi quattro metri e pesa ben 180 kg. È abboccata all'amo per caso ma i pescatori, non volendo ucciderla, hanno immediatamente allertato una squadra di soccorso che è riuscita a pesarla, misurarla, per poi rilasciarla nuovamente nel fiume.
Per i biologi di Wonders of the Mekong, un progetto per la conservazione e la gestione sostenibile della fauna e del fiume, è stata una cattura estremamente importante, visto che questa specie è seriamente minacciata di estinzione.
La pastinaca d'acqua dolce gigante (Himantura chaophraya) è originaria dei grandi fiumi e degli estuari del Sud-est asiatico. È tra le specie più grandi della Terra e tra le acque del Mekong sono stati catturati esemplari che superavano addirittura i 500 kg di peso. Purtroppo però, a causa della pesca eccessiva, dell'inquinamento e della distruzione degli habitat, la sua popolazione sta diminuendo sempre più, motivo per cui è considerata In pericolo nella Lista Rossa delle specie minacciate della IUCN.
Come altre pastinache, predilige fondali sabbiosi e fangosi ed è dotata di una spina seghettata e velenosa sulla lunga coda che può superare i 30 cm di lunghezza. L'esemplare pescato in Cambogia, una femmina, ne era però sprovvista. Può capitare infatti, soprattutto negli esemplari più grossi e anziani che si spezzi e che venga persa per vari motivi. I pescatori della zona non avevano mai visto un esemplare così grande e la sensibilità dimostrata testimonia che qualcosa sta fortunatamente cambiando.
Proprio il Mekong, che con i suoi quasi 4900 km di lunghezza attraversa ben sette paesi dell'Asia, è però anche tra i 10 fiumi più inquinati e sovrasfruttati del mondo. L'esemplare pescato e rilasciato in Cambogia fa perciò gioire, visto che conferma l'esistenza di questi grandi pesci in quel tratto di fiume, ma è anche un monito per la biodiversità dell'area, che resta seriamente minacciata. All'inquinamento e alla pesca di frodo, infatti, bisogna aggiungere la sempre più impattante la minaccia dei cambiamenti climatici e, soprattutto, la costruzione di nuove dighe e sbarramenti.
Secondo un rapporto del quotidiano Phnom Penh Post, il governo cambogiano ha in programma di costruire una nuova e gigantesca centrale idroelettrica proprio a pochi km a nord di Stung Treng, dove si trovano le pozze d'acqua profonde all'interno di una zona umida di rilevanza mondiale. Il fiume Mekong alimenta le giungle, irriga i campi e sostiene grazie alla pesca e ai raccolti milioni di persone. Se alle tante dighe e alle centrali già esistenti se ne aggiungeranno di nuove il fiume potrebbe subire danni ecologici irreparabili e potremmo perdere per sempre anche gli ultimi giganti d'acqua dolce del Pianeta.