In Cina sono stati ritrovati i fossili di una nuova specie estinta: Paraceratherium linxiaense, uno dei mammiferi più grandi che abbia mai camminato sulla Terra vissuto circa 26,5 milioni di anni fa, durante il periodo definito Oligocene. A fare l'incredibile scoperta sono stati un team di paleontologi dell'Istituto di paleontologia e paleoantropologia dei vertebrati di Pechino in collaborazione con l'Università di Harvard, il Museo Paleozoologico di Hezheng e l'Università di medicina cinese a Henan in Cina. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Communications Biology e rappresenta un importante passo avanti per capire l'origine e l'evoluzione del genere Paraceratherium.
I rinoceronti giganti del genere Paraceratherium
Paraceratherium è un genere estinto di rinoceronti giganti, considerati tra i più grandi mammiferi che sono mai vissuti sulla terra. Sino ad oggi se ne stimavano sei specie estinte, la cui dimensione esatta è difficile da calcolare a causa della mancanza di fossili interi, ma si ipotizza fossero di circa 7-8 metri di lunghezza. Quello che si sa è che questi giganti erano sprovvisti di corna, erano erbivorie si nutrivano di foglie, piante e arbusti e dotati probabilmente di una sorta di labbro superiore prensile, come una proboscide. Secondo i paleontologi i maschi rivali di questi grossi mammiferi lottavano tra loro in una maniera molto particolare: con potenti colpi di collo, come fanno oggi le giraffe, un comportamento che si chiama necklig. Il genere Paraceratherium era il più diffuso tra i rinoceronte giganti e i suoi resti fino ad ora sono stati trovati principalmente in Asia, Europa orientale e nell'altopiano tibetano, ma la frammentarietà dei reperti rende difficile capire la sua distribuzione.
La nuova specie: Paraceratherium linxiaense
I resti appena ritrovati dal team di paleontologi gettano però nuova luce sulle dimensioni e sulla distribuzione dei rinoceronti giganti: i fossili, venuti alla luce nel bacino di Linxia nella provincia di Gansu, in Cina, consistono in un cranio intero con una mandibola articolata, compresa di atlante e un asse e due vertebre toraciche appartenenti ad un altro individuo. Molti caratteri sono simili ad altre specie ma l'atlante è particolarmente allungato, indicativo di un collo molto flessibile, che gli permetteva di raggiungere i ben 7 metri d'altezza per mangiare le foglie dagli alberi, più in alto di una giraffa. Inoltre la nuova specie presenta un cranio esile e un tronco nasale prensile e pesava, secondo la stima dei paleontologi, ben 21 tonnellate. La nuova specie inoltre sembra essere imparentata con i rinoceronti giganti del Pakistan.
La dispersione di Paraceratherium
Secondo i paleontologi Paraceratherium potrebbe essere riuscito a spostarsi tra l'Asia meridionale e altre località attraverso la regione tibetana. Durante l'Oligocene infatti la maggior parte dell'Asia centrale era coperta dall'Oceano Tetide, compreso il Kazakistan sud-orientale, il bacino di Turpan e il bacino del Tarim. Secondo i paleontologi i rinoceronti giganti potrebbero aver attraversato alcune zone a bassa quota del Tibet, dimostrando così che questo non fosse all'epoca un altopiano elevato, ma che permettesse il passaggio dei grandi mammiferi.