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22 Settembre 2023
13:07

Una nuova specie di tarantola di colore blu elettrico scoperta in Thailandia, ma forse è già a rischio d’estinzione

Un team composto da diversi zoologi e da uno youtuber tailandese ha scoperto probabilmente una delle specie di tarantola più belle della natura. Presenta una superficie blu iridescente, ma potrebbe già essere a rischio estinzione.

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L'anno scorso in Thailandia dei ricercatori trovarono alcuni particolari esemplari di ragno tra i boschi della provincia di Phang-Nga. Questi aracnidi vivevano all'interno degli steli di bambù e non erano mai stati studiati prima d'ora. Dopo che la notizia aveva cominciato a circolare tra gli esperti, Narin Chomphuphuang, della Khon Kaen University, colpito dalla possibilità di trovare altri individui, decise allora di contattare JoCho Sippawat, uno youtuber che insieme ad altri esperti aveva effettuato la scoperta, con l'intento di organizzare una nuova spedizione e raccogliere nuove informazioni sulla specie.

Dopo svariati mesi d'incontri e scambi di informazioni, gli scienziati alla fine si sono messi d'accordo nell'organizzare la nuova spedizione a partire dalla fine della primavera di quest'anno, decidendo di continuare ad esplorare la provincia di Phang-Nga, dove auspicavano ci fosse una maggiore probabilità di incontrare nuove specie. Qualche giorno fa è stato pubblicato il risultato di questa spedizione sulla rivista ZooKeys, i cui risultati possono considerarsi decisamente fruttuosi

La spedizione ha infatti permesso a sua volta di scoprire una nuova specie, dal nome Chilobrachys natanicharum. Si tratta di una bellissima tarantola dalla colorazione blu elettrica, la cui pigmentazione viene esaltata quando il corpo dell'animale viene sottoposto a particolari fasci di luce. È anche la prima specie di tarantola mai trovata all'interno di una foresta di mangrovie tailandesi. In realtà qualche esemplare era stato già osservato all'interno dei mercati rionali della provincia, dove c'è l'abitudine di mangiare e friggere tarantole provenienti dalla foresta.

«Questa è però la prima volta che troviamo degli esemplari vivi in natura – ha chiarito Narin – Il primo esemplare che abbiamo scovato era su un albero nella foresta di mangrovie. Queste tarantole abitano alberi cavi e la difficoltà di catturare una tarantola blu elettrico (come viene chiamata tra i mercanti del posto) sta nella necessità di arrampicarsi su un albero e attirarla fuori da un complesso sistema di cavità. Considerate che durante la nostra spedizione, abbiamo camminato di sera e di notte durante la bassa marea per riuscire a raccoglierne solo due esemplari».

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Foto da Chomphuphuang et al., 2023

La vivida colorazione blu che è possibile osservare sulla superficie della nuova specie, chiariscono i ricercatori, inoltre non risiede nella presenza di veri e propri pigmenti, ma piuttosto nella struttura unica dei loro peli, che presentano nanostrutture che manipolano la luce e sono in grado di creare questo sorprendente effetto blu elettrico iridescente. Probabilmente, questa colorazione viene utilizzata dalle tarantole per segnalare ad altri esemplari la loro presenza o per far desistere i predatori durante un attacco. Infatti, sono pochissime le specie dotate di una pigmentazione blu in natura e questo ragno può utilizzare questo colore – spesso associato a cibi e a organismi velenosi – per comunicare la propria pericolosità ai predatori.

«La tarantola blu elettrico dimostra una notevole adattabilità. Queste tarantole possono prosperare nelle tane arboree e terrestri delle foreste sempreverdi. Tuttavia, quando si tratta di foreste di mangrovie, il loro habitat è limitato e risiedono all'interno delle cavità degli alberi a causa dell'influenza delle maree – hanno infine spiegato i ricercatori – È essenziale inoltre che il grande pubblico comprenda il significato della tassonomia come aspetto fondamentale della ricerca». La tassonomia svolge infatti un ruolo vitale, permettendo sia di conoscere e tutelare meglio gli ecosistemi che di prevenire le estinzioni.

Alcuni dei principali problemi che affliggono attualmente le foreste di mangrovie sono infatti quelli connessi all’incombente minaccia della deforestazione. Narin, lo youtuber Sippawat e il resto del team sperano infatti che la scoperta di questa nuova tarantola possa spingere le autorità locali a proteggere meglio i boschi che costieri, che risultano tra l'altro essenziali anche per difendere le coste dall'aggressività dei monsoni e delle maree. Senza le mangrovie, infatti, le tempeste provocherebbero ancora più devastazioni e non esiste commercio o agricoltura in un paese che non ha saputo salvaguardare la natura del proprio paese.

Narin crede inoltre che il Chilobrachys natanicharum sia anche una delle tarantole più rare del mondo. Vorrebbe studiarla ancora a lungo, cercando di definirne meglio lo status di salute, così da inserirla eventualmente all'interno della lista delle specie protette. Per far questo però ha bisogno che altri colleghi s'interessino insieme al suo gruppo per organizzare nuove spedizioni, magari anche con il contributo del web, visto che il canale Youtube di Sippawat ha continuato a seguire lo studio per l'intera durata della spedizione.

Questa quindi potrebbe dimostrarsi uno di quei casi in cui social e la Rete contribuiscono attivamente a fare ricerca. Una rarità, che tuttavia è da sottolineare.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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