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5 Dicembre 2023
11:54

Una nuova specie di medusa nel mar del Giappone: ha una croce che ricorda quella di San Giorgio

Una nuova specie di medusa è stata scoperta nel mar del Giappone. Si chiama Santijordia pagesi o medusa a croce di San Giorgio, per la croce chiaramente visibile all'interno della cavità gastrovascolare.

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Alcuni ricercatori ed esperti in biologia marina hanno appena scoperto una nuova specie di medusa, che oltre ad abitare i tratti di oceano vicini alle coste del Giappone ha la particolarità di possedere circa 240 tentacoli sottili con cui riesce a catturare le sue prede. Un vero record, almeno per questo gruppo di animali spesso temuti dalla nostra specie. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Zootaxa, uno dei principali portali scientifici in cui gli zoologi pubblicano gli aggiornamenti sui loro progetti di ricerca.

La specie è stata chiamata Santijordia pagesi medusa a croce di San Giorgio, per via della croce chiaramente visibile all'interno della zona della sua cavità gastrovascolare. Tra l'altro, questa scoperta conferma alcuni avvistamenti mai approfonditi che erano avvenuti in passato, visto che circa 20 anni fa alcuni pescatori nella stessa zona avevano segnalato ai biologi la presenza di una medusa sconosciuta avente le medesime dimensioni. Tuttavia, nessuno era riuscito a catturarla o a documentare la sua presenza.

La nuova specie è stata identificata soprattutto grazie ai suoi tentacoli, che possono raggiungere anche diversi centimetri di lunghezza. Il diametro della sua cupola è invece di 100 mm, mentre la sua lunghezza complessiva è di oltre 72 mm. Questo ha permesso agli scienziati di includere questa specie all'interno del gruppo degli cnidari di medie dimensioni e non fra le più grandi presenti in questo tratto dell'oceano Pacifico. L’analisi del DNA ha inoltre permesso ai biologi di identificare anche un nuovo genere, che quindi al momento include solo questa nuova specie.

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Foto e illustrazioni della nuova specie. Da Lindsay et al., 2023

Per studiarla in vivo, gli autori dell'articolo hanno dovuto impiegare dei particolari ROV, piccoli sottomarini tele comandati, in grado di esplorare anche tratti di mare molto profondi e bui. Guidati dal bordo di una nave mare, questi piccoli sottomarini hanno infatti scandagliato lunghi tratti degli abissi marini, fino ad avvistare il primo individuo appartenente a questa nuova specie tra gli 822 e gli 853 metri di profondità.

Il suo nome scientifico è stato dedicato a Francesc Pagès, biologo marino francese che ospitò il primo autore dello studio, Dhugal Joohn Lindsay della Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology di Yokosuka, nella regione del Kanagawa, durante il suo anno sabbatico passato a Barcellona, introducendolo alle complessità della tassonomia degli cnidari.

Dopo aver descritto la specie, ora i ricercatori credono che dovranno passare altri 20 o 30 anni prima che una nuova specie di medusa venga trovata all'interno del Mar del Giappone, soprattutto a quelle profondità. Questo perché il tratto del Pacifico che hanno setacciato gli scienziati è uno dei più affollati dalle navi da pesca, ma anche dai ricercatori di tutto il mondo. L'alta presenza di strutture vulcaniche e di piccoli atolli consente infatti agli animali di vivere anche nei pressi della superficie, una condizione che ha spinto (e continuerà a spingere) la ricerca a compiere numerosi sforzi nell'esplorazione sottomarina.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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