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1 Dicembre 2023
16:24

Una nuova specie di fungo è dedicata al famoso verme delle sabbie di Dune

Un nuovo fungo scoperto in Ungheria è stato chiamato Tulostoma shaihuludii, un nome ispirato al celebre verme delle sabbie della saga fantasy Dune.

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Tulostoma shaihuludii e un’illustrazione di un verme della sabbia ’Shai–Hulud’. Credito: Peter Finy. Illustrazione di Dániel G. Knapp. Licenza: CC–BY 4.0

In attesa del secondo capitolo cinematografico della trilogia di Dune, in uscita nei prossimi mesi, un gruppo di micologi – ovvero scienziati specializzati nello studio dei funghi –  ha appena pubblicato un articolo sulla rivista specializzata MycoKeys dove hanno presentato una nuova specie dedicata alla famosa creatura verme delle sabbie, noto anche come Shai-Hulud, vero protagonista del mondo raccontato all'interno dei romanzi scritti da Frank Herbert.

Scoperto in Ungheria, il nuovo fungo è stato infatti chiamato Tulostoma shaihuludii, perché il micete ricordi tantissimo il gigantesco verme quando esce dalle dune nelle poche occasioni in cui si sente minacciato o va a caccia.

Si tratta di solo una delle quattro nuove specie scoperte del genere Tulostoma che sono state tutte descritte all'interno dello stesso articolo di MycoKeys. Le altre tre sono Tulostoma dunense, Tulostoma hangingaricum e Tulostoma sacchariolens.

Al di là del riferimento letterario e cinematografico, gli esperti ci hanno tenuto a precisare che tutte e quattro le specie sono considerate importanti dalla comunità scientifica, visto che hanno permesso una revisione tassonomica completa dei funghi gasteroidi dell'Ungheria. La vegetazione della steppa ungherese, particolarmente sabbiosa, era stata tra l'altro identificata da altri esperti come un punto caldo per la scoperta di nuove specie di funghi in Europa. Raramente studiata, questa regione infatti presenta diverse specie ancora sconosciute, non solo in campo micologico, ma anche a livello della fauna e della flora.

La scoperta del "fungo di Arrakis", come gergalmente è stata chiamata la specie, in riferimento del pianeta natale dei vermi delle sabbie, ha anche dimostrato quanto intricate possono essere le connessioni tra le specie e i loro habitat. Le nuove specie infatti sono isolate geograficamente rispetto alle altre specie a loro più vicine dal punto di vista genico, tanto che la T. dunense risulta strettamente imparentata solo con alcune specie nordamericane.

Questa però non è la prima volta che il famoso verme, uno dei simboli stessi della letteratura fantascienza, ha ispirato la mente degli scienziati. L'estate scorsa, infatti, alcuni paleontologi americani hanno dedicato il nome e la scoperta di un antico verme marino, risalente a 500 milioni di anni fa, al Shai-Hulud, colpiti dalle somiglianze anatomiche che il reperto presentava con la descrizione del verme immaginato da Herbert.

Le creature fantascientifiche di Arrakis hanno inoltre palesemente ispirato anche altre opere e serie di fantascienza, come Star Wars. L'Exogorth de "L'impero colpisce ancora" come il Graboid della serie di film Tremors infatti non sono altro che una rielaborazione artistica dello stesso animale presente nella saga di Dune.

Bisogna tuttavia ricordare che Herbert stesso guardò alla natura per realizzare la sua opera. Profondamente ecologista, tanto da inserire nelle sue opere molti riferimenti scientifici e riflessioni filosofiche afferenti alla cultura ambientalista, Herbert infatti studiò alcune specie realmente esistenti, prima di descrivere il suo Shai-Hulud. I sipunculi e i vermi bobbit (Eunice aphroditois) in particolare lo ispirarono durante la stesura del suo primo romanzo, edito nel 1965.

Il ciclo della saga di Dune viene considerato dagli amanti della fantascienza per complessità e numero di personaggi un'opera alla pari del "Signore degli Anelli" di John R.R. Tolkien ed ha anche inavvertitamente promosso anche diversi studi ecologici sugli habitat desertici, considerati prima dell'uscita dei romanzi degli ambienti poveri di vita.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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