In questi giorni i nostri cieli sono vere e proprie autostrade alate, affollate e percorse da migliaia di uccelli migratori di ritorno dall'Africa. Tra questi ci sono anche le coloratissime ghiandaie marine, alcune ormai già arrivate a destinazione e pronte a mettere su famiglia. Come la nuova coppia appena scoperta in Campania, in provincia di Caserta: una bella notizia che fa ben sperare per il futuro di questa rara specie per la regione.
La ghiandaia marina (Coracias garrulus) è sicuramente fra gli uccelli più vivacemente colorati d'Europa, grazie alla sua predominante colorazione azzurra brillante che caratterizza le ali e il ventre. Ma questo uccello, nonostante il nome, non è però imparentato alla comune ghiandaia, a cui non somiglia affatto anche per il comportamento e l'ecologia. A differenza delle ghiandaie dei boschi, quelle marine compiono infatti lunghissimi viaggi che congiungono vasti territori che si estendono dal Senegal al Congo, in Africa, a buona parte delle praterie e degli ambienti agricoli del continente europeo.
Questa specie è tra l'altro molto poco diffusa nel nostro paese ed è perciò tutelata da numerose leggi, convenzioni e direttive. La ghiandaia marina viene infatti considerata a rischio di estinzione nella Lista Rossa della Campania e in tutta Italia si stima una popolazione di appena 1.000 coppie nidificanti. In Campania, invece, la specie è migratrice e nidificante con pochissime coppie e anche se negli ultimi anni è stato registrato un incremento numerico, al momento si stimano appena una ventina di siti riproduttivi.
Tutte le coppie sono concentrate in provincia di Caserta, compresa quella nuova osservata e fotografata in atteggiamento riproduttivo da Rosario Balestrieri, presidente dell'Associazione Ornitologica ARDEA. Questa è però più a nord di tutte quelle note a oggi, ma per via della sua rarità gli ornitologi preferiscono non fornire l'indicazione precisa della località, poiché questa specie è spesso vittima del furto di uova e pulli da parte dei bracconieri, che vendono poi i piccoli sul fiorente mercato illegale degli animali.
A questa grave minaccia, si aggiungono poi quelle costituite dall'agricoltura intensiva, dalle monoculture e dai prodotti chimici che riducono fortemente gli insetti e la biodiversità della zone agricole. Anche per questo, gli ornitologi hanno accolto con entusiasmo la scoperta di questa nuova coppia, che si spera possa aiutare a riempire nuovamente le nostre campagne di ali azzurre.