Un recente studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Animal Conservation, fornisce informazioni cruciali sulla conservazione del rarissimo martin pescatore di Micronesia (Todiramphus cinnamominus), una specie purtroppo estinta in natura e che sopravvive con pochi individui solamente in cattività. Gli ultimi dati evidenziano infatti una notevole disparità di genere, mettendo in luce un maggiore rischio di morte e malattie per le femmine rispetto ai maschi.
La gravità di questa situazione preoccupa fortemente la comunità scientifica, poiché stiamo parlando di una specie gravemente minacciata di estinzione, che sopravvive solo grazie alle cure e all'esperienza del personale impegnato nei programmi di conservazione in cattività. Approfondendo le cause di mortalità tra i maschi e le femmine, il team di ricercatori ha così scoperto notevoli differenze tra i due sessi.
In particolare, le femmine sembrano essere più vulnerabili alle malattie legate alla riproduzione, un aspetto invece non riscontrato nei maschi. Inoltre, l'incidenza di tali malattie tra le femmine di martin pescatore di Micronesia supera notevolmente quella riscontrata in altre specie di uccelli. Tra le cause di morte delle femmine rientrano anche patologie nutrizionali e metaboliche. Queste ultime, a differenza delle malattie legate alla riproduzione menzionate precedentemente, colpiscono però anche gli individui maschi. Tuttavia, le femmine tendono a soccombere in età più giovane rispetto a quest'ultimi.
Purtroppo, la situazione è estremamente critica e al momento non sono chiare le ragioni per cui le femmine siano così suscettibili a queste condizioni fatali. Gli studiosi stanno concentrando i loro sforzi per svelare questo mistero e intendono esplorare la possibile correlazione tra l'alta mortalità delle femmine di questa specie e la produzione di uova.
Nonostante ciò, c'è un lato positivo da considerare: una delle principali cause di mortalità tra le femmine, ossia le malattie legate alla sfera riproduttiva, colpisce principalmente le femmine più anziane. Queste contribuiscono in misura limitata all'aumento della popolazione, principalmente proprio a causa della loro età avanzata. Ciò suggerisce che, almeno dal punto di vista della crescita della popolazione in cattività per future reintroduzioni, la solidità della specie non dovrebbe essere troppo compromessa. Resta, comunque, il problema delle malattie metaboliche e fisiologiche che colpiscono i giovani individui.
In conclusione, questo studio sottolinea l'importanza di preservare e proteggere il martin pescatore di Micronesia. La fragilità di questa specie in cattività richiede un impegno costante nella ricerca di soluzioni per garantire la sopravvivenza e la salute di entrambi i sessi. Il futuro di questa specie dipenderà infatti anche dalla nostra capacità di affrontare questi problemi e garantire un ambiente sicuro e sano per il loro benessere complessivo.