Nel Parco Nazionale di Murchison Falls, in Uganda, è stata ripresa questa insolita e rara giraffa nera e anche se può sembrarci strana, si tratta in realtà di un individuo affetto da melanismo o di un maschio particolarmente anziano che tendenzialmente tendono a scurirsi col passare dell'età. Il melanismo è un fenomeno diffuso in molti animali, come le pantere nere, e può essere paragonato alla melanosi dell'essere umano.
Si verifica quando vi è un eccesso di pigmentazione scura nella pelle o nel pelo di un animale, causando un aumento delle macchie o delle strisce scure. Le immagini mostrate ritraggono una giraffa di Rothschild (Giraffa camelopardalis rothschildi), così nominata in onore di Lord Walter Rothschild, fondatore del museo zoologico di Tring.
Conosciuta anche come giraffa di Baringo, dall'area del lago Baringo, o come giraffa ugandese, è una delle sottospecie di giraffa più minacciate al mondo, con poche centinaia di esemplari rimasti in natura. Queste particolari giraffe vivono infatti esclusivamente in pochissime zone protette del Kenya e dell'Uganda.
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Recenti studi hanno suggerito che la giraffa di Rothschild potrebbe essere considerata una specie a sé stante, anziché una sottospecie. Questi iconici mammiferi si riproducono durante tutto l'anno e hanno un periodo di gestazione che va dai 14 ai 16 mesi, solitamente dando alla luce un unico piccolo. Vivono in piccoli gruppi, con maschi e femmine che si separano e si incontrano solo per l'accoppiamento.
Sebbene le giraffe in generale siano considerate a basso rischio di estinzione, la giraffa di Rothschild è minacciata anche dall'ibridazione con altre sottospecie o specie, a seconda della classificazione, e il suo status è stato perciò cambiato da "A rischio minimo" a "Prossima alla minaccia" dal 2018. Ci sono pochi luoghi al mondo dove è possibile vederle in natura, tra cui il Parco Nazionale del Lago Nakuru in Kenya e il Parco Nazionale di Murchison in Uganda.
Purtroppo, oltre ai pericoli naturali, le giraffe di Rothschild devono anche affrontare la minaccia rappresentata dall'uomo. Cacciatori di trofei senza scrupoli sono disposti a pagare cifre esorbitanti per uccidere questi animali, come dimostrato dal triste episodio del 2018, quando una donna americana pubblicò con orgoglio sul web delle foto di sé accanto a una giraffa appena uccisa durante un safari in Sudafrica.
Ne abbiamo parlato anche su Kodami nella nostra videoinchiesta sulla caccia al trofeo a Dortmund:
