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25 Settembre 2024
11:45

Una foca è finita per sbaglio nelle enormi fauci di una megattera: le immagini sono incredibili

Una foca è finita accidentalmente nell'enorme bocca di una megattera, ma fortunatamente è riuscita a uscirne illesa. Un incontro sfortunato insolito, ma non così raro come si potrebbe pensare.

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Foto di Brooke Casanova via Pacific Whale Watch Association

Immaginate di essere una foca e, mentre nuotate tranquillamente, vi trovate improvvisamente all'interno della gigantesca bocca di una megattera. No, non è l'inizio di una favola classica rivisitata ma esattamente ciò che è accaduto nelle acque del Pacifico, nello stretto di Juan de Fuca, tra Stati Uniti e Canada. Qui, durante una tranquilla giornata di osservazione di cetacei, un gruppo di turisti ha assistito a una scena che ha dell'incredibile: una foca finita accidentalmente nella bocca di una megattera.

Le incredibili immagini, catturate dalla fotografa Brooke Casanova, che lavora per il Blue Kingdom Whale and Wildlife Tours, mostrano la foca comune (Phoca vitulina), probabilmente in preda la panico, mentre si agita e cerca di uscire dalla bocca del gigantesco cetaceo. Fortunatamente, questa storia ha un lieto fine, proprio come nelle favole: la foca è riuscita infatti a scappare illesa dall'enorme bocca del mammifero marino, che naturalmente non aveva alcuna intenzione mangiarla, anche perché non potrebbe nemmeno.

Le megattere (Megaptera novaeangliae) sono infatti animali filtratori. Non cacciano attivamente come i veri predatori, ma utilizzano i fanoni a mo' di pettine per filtrare grandi quantità di acqua, catturando minuscoli organismi, come il krill. Una delle loro strategie più impressionanti è il cosiddetto "lunge feeding": aprono le gigantesche bocche e ingoiano letteralmente enormi volumi d'acqua insieme a qualsiasi altra cosa vi si trovi all'interno. Ed è esattamente così che la povera foca si è ritrovata nelle fauci del cetaceo. Posto sbagliato, momento sbagliato.

Sebbene possa sembrare una situazione da cui difficilmente ci si salva, in realtà le megattere non sono appunto in grado di inghiottire prede così grandi come una foca. I loro fanoni sono progettati per trattenere solo piccoli organismi, mentre l'acqua e tutto ciò che è troppo grande vengono espulsi, perché non possono essere ingoiati. Per questo motivo, la foca ha avuto la possibilità di uscirne sana e salva. Del resto, non è nemmeno la prima volta che capita un incidente del genere, che può coinvolgere molti altri animali, inclusi noi umani.

Nel 2021, ebbe infatti parecchio risalto la storia dello sfortunato pescatore Michael Packard, che fu inghiottito accidentalmente da una balenottera azzurra a Cape Cod, nel Massachussetts, uscendone fortunatamente sano e salvo. Più spesso, invece, capita con gli uccelli marini come gabbiani, pellicani e altri, che tentando di rubare qualcosa da mangiare ai grandi cetacei, finiscono accidentalmente nelle loro fauci. Di solito, come in questo caso, balene e megattare tentano rapidamente di "buttare fuori" il cibo indigesto, ma sono anche state viste aprire dolcemente le fauci e accompagnare delicatamente i pennuti di nuovo in mare aperto.

Nonostante le dimensioni impressionanti della megattera – che può arrivare a ben 18 metri di lunghezza e pesare fino a 40 tonnellate – questo insolito e sfortunato incontro si è risolto senza troppi danni per la foca. È un esempio perfetto di come nel mondo animale, anche al di fuori delle classiche relazioni preda-predatore, possono verificarsi interazioni sorprendenti, impreviste e a volte rischiose. Questa volta, per fortuna, la povera foca ne uscita illesa e avrà sicuramente una bella storia da raccontare.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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