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27 Giugno 2024
19:30

Una donna è stata uccisa da una mandria di mucche in Austria

Una donna è stata uccisa da una mandria mucche durante un'escursione con le figlie e i due cani di famiglia. Sono in corso le indagini per accertare quello che è accaduto.

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Una donna è stata uccisa da una mandria mucche durante un'escursione. È successo in Austria, nella zona Schloßalm della valle di Gastein, dove la donna, di circa 40 anni, si trovava insieme alle figlie di 20 e 23 anni per trascorrere qualche ora all'aria aperta. Insieme a loro c'erano anche i due cani di famiglia, entrambi di piccola taglia.

Per motivi che ancora dovranno essere chiariti dalle Forze dell'ordine, la mandria di mucche si è mossa a tutta velocità contro il piccolo gruppo. Le due ventenni sono riuscite a mettersi al sopraggiungere della mandria, pur rimanendo ferite, la madre invece non è riuscita a fare lo stesso: è stata trovata stesa al suolo solo all’arrivo dell’elicottero di emergenza.

Le giovani infatti avevano immediatamente allertato i servizi di emergenza. Nonostante il tempestivo intervento del personale medico, la 40enne è morta sul posto a seguito delle gravi ferite riportate dallo scontro con i bovini.  Le due figlie invece sono state portate alla Clinica Schwarzach con l'elisoccorso. Le autorità locali fanno sapere che le indagini per accertare la dinamica del tragico episodio sono in corso.

Anche se le mucche secondo l'opinione comune sono considerate pacifiche e mansuete, sono individui sociali che per proteggere il proprio gruppo da una potenziale minaccia sono pronte a reagire. E i fatti di cronaca analoghi a quello avvenuto nella valle di Gastein sono molti. Le mucche infatti possono correre a una velocità di 30 chilometri all'ora, questo, unito a un peso in media di mezza tonnellata, rende l'impatto con questi animali pari a quello che si avrebbe con un piccolo camioncino.

In montagna rappresentano una tra le principali cause di morte, questo perché solitamente i cittadini tendono ad avvicinarle o a lasciare i cani liberi in loro presenza. Si tratta di comportamenti imprudenti basati su un pregiudizio che la veterinaria Laura Arena aveva smontato: «Qualunque animale, se si sente minacciato dall'uomo e specialmente se supportato dal gruppo, può attaccare».

Secondo l'esperta del comitato scientifico di Kodami, in presenza di animali in libertà è sempre saggio «rispettare le distanze, specialmente quando insieme agli adulti ci sono anche esemplari giovani».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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