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25 Ottobre 2021
12:23

Una delle ultime femmine di rinoceronte bianco settentrionale è stata esclusa dal programma di riproduzione

Una delle due ultime femmine di rinoceronte bianco settentrionali rimaste al mondo, Najin, è stata esclusa dal programma di riproduzione artificiale. Tutti gli ovuli precedentemente prelevati da lei non hanno prodotto embrioni vitali. Ora è tutto nelle mani di Fatu, la figlia di Najin, l'ultima rinoceronte settentrionale in grado di salvare questa sottospecie dall'estinzione.

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Gli scienziati che stanno tentando di salvare dall'estinzione il rinoceronte bianco settentrionale, hanno annunciato che una delle due femmine rimaste è stata esclusa dal programma di riproduzione. Non saranno più raccolti gli ovuli per la riproduzione artificiale da Najin, la più anziana delle due. La 32enne è ormai troppo vecchia e già in passato i tentativi di inseminazione delle sue uova non avevano dato i frutti sperati. Ora è tutto nelle mani di Fatu, figlia di Najin e ultima femmina donatrice rimasta sulla Terra. Dal 2019 il progetto internazionale Biorescue ha raccolto cellule uovo da Najin e Fatu per un programma di riproduzione assistita senza precedenti, con l'unico obiettivo di salvare il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni), sottospecie ormai estinta in natura e che sopravvive oggi solamente grazie a due femmine custodite dal Ol Pejeta Conservancy, una riserva naturale protetta in Kenya.

Najin e Fatu sono state sottoposte a una procedura altamente rischiosa, eseguita da un team di veterinari internazionali che le ha anestetizzate per quasi due ore, per poter infine estrarre i loro ovuli. Le cellule uovo sono state poi trasportate in aereo in un laboratorio in Italia per la fecondazione, lo sviluppo e la conservazione, assieme allo sperma conservato di due diversi maschi deceduti. All'interno del progetto la professoressa Barbara de Mori, titolare dell'unica cattedra italiana di etica veterinaria e direttrice dell'Ethics Laboratory for Veterinary Medicine, Conservation and Animal Welfare dell'Università di Padova, è la responsabile delle valutazioni etiche, e ci ha raccontato in prima persona come funziona e quali sono gli obiettivi di questo ambizioso progetto.

Lo scorso luglio era stata annunciata la creazione di altri tre nuovi embrioni, portando così a 12 il numero totale. Tutti gli embrioni vitali provengono però da Fatu, ed è per questo che alla fine si è deciso di escludere definitivamente Najin. La 32enne mamma di Fatu resterà comunque all'interno del programma, e fornirà per esempio campioni di tessuto prelevati in maniera non invasiva, per continuare gli studi sulle cellule staminali.

Quando gli embrioni saranno pronti per essere impiantati, non saranno però né Fatu né Najin a ricoprire il ruolo di madre surrogata. Secondo gli scienziati non sono in grado di portare avanti una gravidanza, e saranno quindi femmine selezionate di rinoceronte bianco meridionale, la sottospecie invece più comune e numerosa, a portare avanti le gravidanze. Questo programma di riproduzione assistita è purtroppo l'ultima possibilità che abbiamo per salvare dall'estinzione questo maestoso mammifero.

In passato i rinoceronti settentrionali vivevano in Uganda, Ciad, Sudan, parte della Repubblica Centrafricana e in Repubblica Democratica del Congo, ma le popolazioni selvatiche si ridussero drammaticamente tra il 1970 e il 1980, quando passarono in soli dieci anni da 500 a soli 15 esemplari. Gli ultimi quattro rinoceronti rimasti in natura furono uccisi dai bracconieri nel Parco Nazionale di Garamba, nella Repubblica Democratica del Congo, quando nel 2005 si stava cercando di catturarli per avviare dei progetti di riproduzione in cattività.

L'ultimo maschio invece, chiamato Sudan, è morto all'Ol Pejeta Conservancy nel 2018, dove ora Najin e Fatu vivono sotto sorveglianza 24 ore su 24. La speranza è che presto, grazie a questo progetto, il rinoceronte bianco settentrionale torni finalmente a vivere libero nelle vaste savane africane del nord da cui lo abbiamo estirpato senza alcun diritto. Ora però è tutto nelle mani di Fatu, l'ultima femmina in grado di salvare dall'estinzione il rinoceronte bianco settentrionale.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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