Istituire una commissione parlamentare d'inchiesta che indaghi sulle attività legate al fenomeno delle zoomafie. È questo il contenuto di un emendamento approvato in Commissione Ambiente della Camera.
A proporlo è il deputato co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli. Se la proposta di Legge sarà approvata verrà istituita una nuova “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati”, che consente per la prima volta di «indagare sulle attività illecite legate al fenomeno delle zoomafie, nonché verificare la corretta applicazione del Titolo IX bis del codice penale», come ha spiegato lo stesso Bonelli.
«Si tratta di un provvedimento storico, che ci auguriamo venga approvato definitivamente», ha dichiarato Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio nazionale Zoomafia della Lav.
Combattimenti tra animali, corse clandestine di cavalli, truffe nell’ippica, business illegale dei canili, contrabbando di fauna e bracconaggio organizzato: sono solo alcune delle forme assunte in Italia dal maltrattamento organizzato di animali che spesso hanno forti connessioni con la criminalità organizzata.
«I traffici legati allo sfruttamento degli animali, come denunciamo da decenni con il Rapporto Zoomafia – aggiunge Troiano – rappresentano un’importante fonte di guadagno per i vari gruppi criminali che manifestano una spiccata capacità di trarre vantaggio da qualsiasi trasformazione del territorio e di guadagnare il massimo rischiando poco. Le varie indagini svolte nel corso degli anni nel nostro Paese hanno fatto emergere una realtà zoomafiosa composita, articolata e con capacità di tessere rapporti collusivi con apparati della pubblica amministrazione».
Il riferimento del criminologo è diretto a fenomeni come il business dei canili e la "mafia dei pascoli": «È stato appurato che persone appartenenti alla pubblica amministrazione prestavano servigi e favori a gruppi criminali dediti a tali traffici. Contestualizzare alcuni fenomeni permette di evidenziare come non siano affatto attività criminali residuali».
La recente operazione condotta dai Nas in tutta Italia ha portato al sequestro di 871 animali e svelato numerose problematiche all'interno di numerose strutture comunali adibite all'accoglienza degli animali. Figure di raccordo tra la cosa pubblica e le frange criminali sono i medici veterinari compiacenti, come emerso nella vicenda dei 17 i cuccioli salvati a Perugia vittime del traffico illecito dall'est Europa. Gli animali erano stati fatti arrivare in Italia in maniera del tutto illecita, senza documenti né vaccinazioni, grazie alle false attestazioni elaborate proprio dal professionista indagato.
Quello del traffico illecito di animali dall'est rappresenta un business milionario. L'altra co-portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi, durante la sua esperienza da europarlamentare aveva segnalato l'ampiezza e la natura transnazionale di questa pratica.
Ora il caso si riapre in sede nazionale. Se la proposta dei Verdi dovesse essere approvata si consentirebbe per la prima volta ad una Commissione parlamentare di indagare su un fenomeno mai prima analizzato in quella sede.