Un cavallo è stato percosso con un frustino da un uomo sulla spiaggia di Licola Mare, tra i comuni di Giugnano e Pozzuoli, in Campania. Il video è stato inviato al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e al consigliere comunale di Europa Verde del comune di Pozzuoli Enzo Pafundi che lo hanno reso pubblico. Nelle immagini si vede il cavallo costretto a trainare una biga sulla sabbia con a bordo il suo conduttore. Il cavallo viene ripetutamente percosso dall’uomo sia con le briglie che con un frustino.
Pafundi e Borrelli in un post congiunto denunciano una situazione che, se confermata, si dimostrerebbe più grave di quanto possa sembrare: «La violenza sugli animali è diventata una vera e propria emergenza. In particolare sul litorale di Licola il fenomeno degli allenamenti e delle corse clandestine dei cavalli, costretti a trascinare carretti con i guidatori che affondano nella sabbia rendendo lo sforzo insostenibile, periodicamente si ripresenta in tutta la sua violenza e drammaticità. Chiediamo la massima attenzione in particolare in questo periodo dove driver senza scrupoli utilizzano gli arenili per questa pratica barbara che, spesso, nasconde interessi criminali. Abbiamo inviato le immagini alle Forze dell’Ordine affinché riescano a rintracciare l’uomo alla guida del calesse sanzionandolo come merita e auspichiamo nella continua vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine per prevenire nuove violenze sugli animali».
Sul caso è intervenuta anche Horse Angels, associazione che si occupa della tutela degli equini:« Ci auguriamo che le Forze dell'Ordine riescano a capire se effettivamente si tratta di un guidatore che regolarmente fa questo tipo di allenamenti o di una persona che impiega il cavallo in corse clandestine. Anche perché nel caso si trattasse di un irregolarità saremo noi stessi a segnalare l'uomo al Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), per trattamento di allenamento inadeguato dal punto di vista etologico e quindi sanzionabile».
Gli attivisti hanno poi sottolineato l'importanza di regole chiare nella repressione di questi fenomeni: «Basterebbe che ci fossero precisi regolamenti comunali e regionali, che specificassero che le spiagge sono interdette per gli allenamenti dei cavalli da corsa, a meno che non venga esplicitamente chiesta una licenza che permetta di identificare se è una attività regolare nel rispetto dell'animale. Gli arenili in inverno sono spesso usati per l'allenamento di cavalli da corsa, non sempre impiegati in corse clandestine. Dove l'attività è regolare, c'è spesso la richiesta di un permesso alla prefettura anche per il transito dei cavalli sulla strada per arrivare all'arenile».