Un uomo è morto in ospedale dopo essere stato morso più volte da un serpente a Deeragun, nel nord del Queensland, in Australia. I paramedici sono stati allertati martedì poco dopo le tre del pomeriggio: l'uomo era in condizioni già critiche e nonostante la corsa all'ospedale di Townsville non è sopravvissuto.
Si ritiene che l'uomo sia stato morso da un serpente bruno orientale (Pseudonaja textilis), ma il QAS (il servizio ambulanze del Queensland) non è stato in grado di confermarlo. Questa specie è diffusa in Australia centro-orientale e in Nuova Guinea Meridionale, ed è considerata una delle più velenose del mondo. Sebbene questi siano la causa più comune di decessi per morsi di serpenti in tutto il paese, è raro che gli attacchi siano fatali.
Ogni anno in Australia vengono segnalati circa 3.000 morsi di serpenti, di cui il 41% di serpenti bruni orientali, ma di questi solo due in media ogni anno portano alla morte del malcapitato. Più della metà di questi decessi tra il 2000 e il 2016 si sono però verificati all’interno o nei pressi dell’abitazione della vittima: i serpenti bruni, infatti, tendono ad avvicinarsi facilmente ai centri abitati e più di qualsiasi altra specie è propenso a nascondersi anche all’interno delle case.
Si tratta di un rettile attivo durante il giorno e la stagione in cui è più probabile incontrarlo è la primavera, ma se è possibile vederlo anche in inverno quando le temperature sono particolarmente miti. In caso di incontro è sempre bene cercare di mantenere la calma e indietreggiare senza fare movimenti bruschi o qualsiasi altra cosa che possa far sentire il serpente minacciato, per evitare che cerchi di mordere per difesa, e chiamare immediatamente le autorità per la rimozione dell'animale in maniera sicura.
A volte questi serpenti possono presentare un comportamento intimidatorio che consiste nel sollevare la testa e parte del corpo, come avvertimento prima di mordere. La quantità di veleno inoculata dipende invece dalle dimensioni del serpente, ma anche quando è poca bisogna tenere conto del fatto che si tratta di un veleno molto potente, dall’effetto neurotossico, ovvero che provoca paralisi.
Fortunatamente, però, Pseudonaja textilis spesso morde a secco, non iniettando quindi il suo veleno, dispendioso da produrre e utilizzato principalmente per catturare delle prede di cui nutrirsi. In caso di morso, però, è fondamentale chiamare i soccorsi tempestivamente per evitare che le conseguenze si aggravino irrimediabilmente.