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3 Novembre 2023
11:22

Un raro ornitorinco bianco è stato avvistato in Australia

In Australia un gruppo di ricercatori ha avvistato per caso un rarissimo ornitorinco bianco. Dal 1800 ad oggi sono stati segnalati in tutto solo dodici ornitorinchi albini e questo individuo è probabilmente il primo in assoluto affetto da leucismo, ovvero un sorta di albinismo incompleto.

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Foto di Louise Streeting da Streeting et al., 2023

Un raro ornitorinco bianco è stato recentemente avvistato in Australia, precisamente nel nord del Nuovo Galles del Sud. A imbattersi nell'iconico monotremo all'interno di un affluente del fiume Gwydir, tra gli altipiani del New England nella regione di Tablelands, un gruppo di ricercatori che in realtà era lì per tutt'altra ragione. Gli scienziati erano infatti sul posto per cercare una rara e minacciata testuggine palustre, Myuchelys bellii, quando in acqua è improvvisamente comparso l'ornitorinco bianco. La descrizione di questo avvistamento eccezionale è stata poi descritta in uno studio pubblicato sulla rivista Australian Mammology.

La prima osservazione è avvenuta nel 2021, ma grazie alla fototrappole piazzate per studiare M. bellii, i ricercatori sono riusciti a "catturare" più volte lo stesso individuo, per un totale di ben 10 avvistamenti tra il 26 febbraio 2021 al 17 luglio 2023. I ricercatori, guidati da Louise M. Streeting dell'Università del New England, hanno allora provato a realizzare un resoconto storico di tutti gli avvistamenti di ornitorinchi con colorazioni anomale causate da mutazioni genetiche rare, come per esempio l'albinismo, il leucismo e il piebaldismo.

Partendo dai dati disponibili fin dal 1803, è emerso che in tutto questo tempo sono stati segnalati appena dodici individui albini in totale. L'albinismo è una particolare genetica che inibisce totalmente la produzione di melanina, il pigmento scuro responsabile della colorazione di pelle, peli, occhi e penne. Tuttavia, l'individuo descritto in questo studio non è albino, ma leucistico, che è una sorta di albinismo incompleto che inibisce solo parzialmente la produzione di melanina e gli occhi e altre parti del corpo conservano parte della colorazione abituale dell'animale.

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Due foto dello stesso individuo catturato dalle fototrappole. Foto da Streeting et al., 2023

Cercando quindi resoconti su altri avvistamenti storici simili, gli scienziati non sono però riusciti a trovare nessun'altra osservazione del genere, per cui molto probabilmente quello descritto in questo studio è il primo ornitorinco leucistico mai avvistato da sempre. Dalle immagini catturare dalle fototrappole, infatti, si può notare come l'animale non sia completamente bianco, come avviene appunto per gli individui albini. Anche se la sua pelliccia è candida, becco, zampe e occhi sono infatti scuri, prova che – almeno parzialmente – l'organismo riesce a produrre melanina.

In natura, di solito, albinismo e leucismo non sono però mutazioni particolarmente vantaggiose per chi le porta, anzi. La mancanza di pigmento aumenta spesso il rischio di tumori e ustioni della pelle e rende quasi sempre gli animali più facilmente visibili agli occhi dei predatori o anche meno riconoscibili dagli individui della propria specie, ne avevamo già parlato in occasione della rondine leucistica avvistata recentemente in Salento. Tuttavia, considerando che questo ornitorinco è stato avvistato in più occasioni e nell'arco di oltre due anni, evidentemente se sta cavando più che bene e riesce a sopravvivere.

ornitorinco
Un ornitorinco col colorazione "normale"

L'ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus) è uno degli animali più strani al mondo e, a vederlo la prima volta, sembra quasi un collage composto da tanti pezzettini diversi. E in effetti fu proprio questo che pensarono i naturalisti europei quando videro un individuo per la prima volta. Addirittura, i primi scienziati che ne esaminarono il corpo, pensarono fosse un falso o uno scherzo realizzato da qualcuno che aveva cucito insieme parti di animali diversi.

Vive esclusivamente nell'Australia orientale, compresa la Tasmania, ha abitudini acquatiche e il suo nome deriva dai due termini greci òrnis (che significa uccello) e rhýnchos (che significa muso). Oltre a essere un mammifero oviparo (depone le uova) come tutti i monotremi e anche uno dei pochi velenosi: i maschi (e soltanto loro) possiedono infatti uno sperone velenoso sulle zampe posteriori, ma non è il suo unico asso nella manica.

Per localizzare le prede l'ornitorinco utilizza l'elettrolocalizzazione, ovvero è in grado di percepisce col becco i campi elettrici generati dagli altri animali e li usa per capire dove si trovano. Si nutre di vermi, larve di insetti, gamberetti d'acqua dolce e altri invertebrati. Anche se protetto, non è fortunatamente a rischio di estinzione, anche se in alcune regioni gli incedi e soprattutto la costruzione di dighe minacciano seriamente alcune popolazioni. È inoltre uno dei simboli australiani più iconici e conosciuti al mondo e questo raro e unico individuo bianco aiuterà sicuramente ad attirare maggiore attenzione sulla tutela di questa specie così eccezionale.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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