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26 Ottobre 2023
9:32

Un raro gufo reale ferito a un’ala recuperato a Sestri Levante: la ferita era infestata da mosche

Un raro esemplare di gufo reale è stato trovato a Sestri Levante con un’ala ferita e impossibilitato a volare. Il rapace è stato portato al Cras di Campomorone, gestito dall'Enpa. La ferita era già infestata da larve di mosca, ma gli operatori sono fiduciosi che possa riprendersi e tornare a volare.

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Ferito a un’ala e impossibilitato a volare, la lacerazione invasa da larve di mosca che avevano già iniziato a intaccare i tessuti. È stato trovato così, in un terreno di Sestri Levante, un raro esemplare di gufo reale (Bubo bubo), recuperato e portato subito al Cras che l’Enpa gestisce a Campomorone, nell’entroterra di Genova.

«Un ingresso raro e molto importante ha fatto capolino al nostro centro – hanno fatto sapere gli operatori del centro, raccontando la disavventura del rapace –  Presenta una brutta ferita all'ala destra. La nostra ipotesi è che possa essere rimasto impigliato in una recinzione, oppure in un filo spinato: strattonando l'ala nel tentativo di liberarsi, si è provocato un'abrasione estesa. L'altra ipotesi è l'impatto con un traliccio elettrico (elettrocuzione)».

Capita purtroppo che gli uccelli, i rapaci in particolare, nel corso dei loro spostamenti incappino nei cavi elettrificati e precipitino poi al suolo, intontiti. Il gufo di Sestri Levante, però, ha avuto una doppia sfortuna: probabilmente è rimasto al suolo per diverso tempo, e la ferita è stata subito infestata da mosche, di cui nelle ultime settimane l’intera Liguria sembra essersi riempita.

«Le mosche hanno prontamente deposto migliaia di uova sopra le sue ferite, e le uova si sono schiuse in altrettante larve che hanno iniziato letteralmente a divorargli i tessuti», hanno spiegato dall’Enpa. Il rapace è stato immediatamente sottoposto a cure veterinarie: la ferita è stata pulita e disinfettata, e sono state somministrate le terapie necessarie. Fortunatamente le larve, al momento dell’arrivo al Cras, si erano schiuse da poche ore, e i danni provocati non sembrano essere così gravi da impedire che la lacerazione si rimargini correttamente e che il fugo possa tornare a volare.

«Ora dobbiamo aspettare e sperare che i tessuti non siano stati danneggiati troppo gravemente e che la sua ferita non evolva in necrosi. Nel frattempo andremo avanti con antibiotici, pulizia e prodotti cicatrizzanti e riepitelizzanti– concludono dall’Enpa – la situazione appare critica, ma vogliamo crederci». Il gufo reale è il più grande rapace notturno esistente, e può raggiungere i 65 centimetri di lunghezza, i 4 chili di peso e quasi i 2 metri di apertura alare. Si tratta di una specie prevalentemente crepuscolare che caccia nei pressi del nido durante gli orari dell'alba e del tramonto. La maggior parte delle ore del giorno le trascorre invece all'interno del suo riparo, che può essere formato in una fessura nella roccia, ma anche nel tronco di un albero e, solo raramente, al suolo. Secondo l’IUCN, la popolazione italiana oggi oscilla tra i 500 e i 700 individui maturi, e la specie viene dunque classificata come Vulnerabile.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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