Il gatto selvatico è uno dei mammiferi più misteriosi ed elusivi di tutto il continente europeo e persino i naturalisti e i biologi che lo studiano da anni spesso non riescono nemmeno a osservarlo per quanto è sfuggente. Proprio per questo, l'esemplare "catturato" dalle fototrappole nel territorio montano modenese di Fiumalbo, nel Parco Regionale del Frignano, rappresenta un vero e proprio evento.
Nel breve video realizzato dall'associazione Wild Apennines, possiamo vedere l'elegante felino muoversi sulle tracce lasciate da un lupo nello stesso punto durante le ore diurne. Il filmato è perciò la prova evidente che "il fantasma dei boschi" è tornato nell'Appennino Tosco-Emiliano, molto più a Nord di dove si pensava vivesse la specie.
Nella penisola italiana, infatti, l'areale finora accertato si estendeva con un limite settentrionale fino all'area delle Foreste Casentinesi, mentre a Sud la distribuzione si estende su tutta la dorsale appenninica. La specie si sta quindi lentamente espandendo verso Nord ed essendo un animale molto raro e di particolare interesse conservazionistico, non può che essere una buona notizia.
Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) è un animale solitario ed estremamente elusivo, legato ai boschi e agli altri habitat forestali, in particolare di latifoglie. Si presume che in tutta Italia vivano non più di 800 esemplari, ma considerando quanto è difficile studiare questa specie, non si conosce con esattezza né la reale consistenza della popolazione né l'effettivo andamento demografico.
Proprio per questo, il Museo di Storia Naturale della Maremma, in collaborazione con ISPRA e il Ministero dell'Ambiente, ha avviato un progetto di coordinamento nazionale che si occupa di mettere insieme i dati esistenti sulla specie in Italia e di raccogliere e validare tutte le osservazioni sulla piattaforma www.gattoselvatico.it.
L'obiettivo di questo monitoraggio è anche quello di comprendere meglio i fattori che minacciano la sopravvivenza della specie. Tra questi ci sono certamente la frammentazione degli habitat, la competizione e l'ibridazione con il gatto domestico, ma anche le possibili malattie che i felini domestici vaganti possono trasmettere al cugino selvatico.
Dopo decenni di persecuzioni che lo avevano portato sull'orlo dell'estinzione in Italia, il fantasma dei boschi sta lentamente riconquistando gli spazi che gli spettano di diritto. Sulle orme del lupo, dell'orso e della lince, i nostri boschi e le nostre montagne sono finalmente tornate a essere terre di carnivori. Conservazione e convivenza – soprattutto in relazione al gatto domestico – saranno perciò gli obiettivi più importati da perseguire d'ora in avanti.