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5 Agosto 2024
16:26

Un pitone albino trovato in un campo di mais in provincia di Torino: era uscito dalla teca

Il pitone albino è stato recuperato da due tecnici faunistici della Città Metropolitana e trasferito al Canc di Grugliasco, dove è stato poi reclamato dall'umano di riferimento: era riuscito a uscire dalla teca.

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Pitone albino

Lo hanno trovato in un campo di mais di Vinovo, alle porte di Torino, lo hanno recuperato e subito trasferito al Canc – Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco: un pitone moluro albino lungo circa 3.5 metri e del peso di 16 chilogrammi, che è stato alla fine riunito all'umano di riferimento.

Il rettile è stato recuperato da due tecnici faunistici e da un tecnico del Canc nella serata del 31 luglio, e dell'accaduto è stato avvisato anche il nucleo Cites dei Carabinieri Forestali di Torino, che ha avviato le indagini per rintracciare appunto gli umani di riferimento. Inizialmente il timore è che potesse trattarsi di un abbandono – accade spesso, purtroppo, con questi rettili che spesso diventano impegnativi da gestire un volta cresciuti – ma nei giorni scorsi una persona si è presentata al Canc reclamandolo.

L'uomo ha riferito agli operatori che il pitone era riuscito a uscire dalla teca in cui era custodito e poi, con tutta probabilità, da una finestra lasciata aperta. La persona aveva la documentazione relativa alla detenzione e al rettile stess: un maschio di due anni di pitone moluro (e non reticolato come detto inizialmente). I veterinari del centro hanno quindi avvisato i carabinieri del nucleo Cites e restituito l'animale.

Il salvataggio del pitone rientra tra gli interventi previsti dalla convenzione attivata dalla Città metropolitana di Torino, che vede l'impegno diretto della struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università degli Studi di Torino per il recupero in campo della fauna selvatica e del personale della funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana.

Il Canc e la Città metropolitana di Torino hanno stipulato da alcuni anni la convenzione, che prevede l'impegno diretto della struttura didattica speciale per il servizio Salviamoli Insieme #ontheroad. Il servizio prevede il recupero in campo della fauna selvatica pericolosa o non gestibile dai cittadini, e il Canc di Grugliasco è la sede in cui gli animali trovati vengono trasferiti, custoditi ed eventualmente curati in aso di necessità. Il servizio “Salviamoli Insieme on the road” è attivo 24 ore su 24 sulla linea telefonica dedicata (3494163385) a cui rispondono i tecnici faunistici che effettuano i recuperi di ungulati, carnivori pericolosi, rapaci e ofidi. Al numero 3666867428 rispondono invece i veterinari in reperibilità che visitano gli animali selvatici portati al CANC dai privati cittadini. Le segnalazioni di animali selvatici in difficoltà possono anche essere inviate via e-mail all’indirizzo infofauna@cittametropolitana.torino.it.

Una collaborazione estremamente utile, quella tra Città Metropolitana e Canc, ma anche molto impegnativa. Il centro si occupa di centinaia di animali, dai caprioli al ricci passando per pitoni, tartarughe e uccelli. In molti casi si tratta di animali infortunati, ma capita spesso purtroppo – soprattutto quando si parla di rettili – che i ritrovamenti siano legati ad abbandoni. A questo proposito va ricordato che l'abbandono di un animale è un reato penale punito dall'articolo 727 del Codice sia con l'ammenda pecuniaria sia con l'arresto: «Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività – recita l'articolo – è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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