Caronte, un Pastore dell’Asia centrale, scappa da una villa approfittando del cancello aperto per qualche secondo perché il suo compagno umano stava andando al lavoro con la macchina. Il cane cammina in una zona della contrada di Colle Ottone, a Velletri (Roma) e vede Ricky, uno Yorkshire. L’esemplare di piccola taglia si trovava nel cortile esterno di casa e stava aspettando la sua pet mate per fare due passi. Il Pastore si avventa su di lui, lo azzanna al collo e sul corpo e lo uccide in pochi secondi.
La ragazza e sua mamma si accorgono subito che qualcosa non va: scendono nel cortile e vedono la scena. Sorprendono Caronte con lo Yorkshire ancora tra i denti. La giovane urla, gli altri residenti della zona si affacciano e scendono in strada. Il Pastore molla la presa e abbandona Ricky, ormai senza vita, torna sulla strada e incrocia due donne. Il marito di una di loro cerca di allontanarlo suonando il clacson dell’auto. Ma il cane non ci sta e ringhia alle due. Così l’uomo, di 58 anni, tira fuori il fucile da caccia, detenuto legalmente, e spara un colpo sulla parte destra della testa del cane. L’animale cade a terra ma si rialza dopo poco, barcollando. Si allontana cercando di tornare a casa, in via Cinelli, ma in quel momento arriva la Polizia locale con due pattuglie. Sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato di Genzano e Albano.
Nel frattempo, tutti i residenti si chiudono in casa e l’unico che ha potuto fermare Caronte è stato poi il suo compagno umano. Lo ha fermato tenendolo al guinzaglio e lo ha portato dal veterinario per una delicata operazione che ha superato con successo.
Ad aprire un fascicolo d’indagine sono stati gli agenti della Locale, che stanno valutando l’ipotesi di procedere nei confronti dell'uomo sia per l’omessa custodia del cane che per aver determinato indirettamente la morte di Ricky. Un'inchiesta che passa anche attraverso un'autopsia sullo Yorkshire da parte degli esperti dell'Istituto zooprofilattico sperimentale.