Il canto delle megattere domina il paesaggio sonoro marino delle Hawaii durante i mesi invernali, ma si sa poco riguardo il comportamento e il canto di questi maestosi cetacei. Tuttavia, una recente ricerca ha svelato un intrigante schema quotidiano: durante le ore diurne, quando si avvicinavano alla costa, il canto delle megattere diminuiva, per poi aumentare notevolmente quando si spostavano in acque più profonde al largo. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Royal Society Open Science.
La megattera (Megaptera movaengliae) è un cetaceo del sottordine dei misticeti della famiglia balaenopteridae e, secondo quanto riportato dall'International Whaling Commission, non supera i 15 metri di lunghezza, contro gli oltre 30 della più grande balenottera azzurra mai individuata. Le megattere sono note per i loro canti, infatti hanno una complessa comunicazione sonora che si differenzia non solo da individuo a individuo ma anche in base alla vicinanza con la stagione riproduttiva. Queste maestose creature sono celebri per i loro canti, caratterizzati da una comunicazione sonora complessa che varia non solo da individuo a individuo, ma anche in relazione alla vicinanza alla stagione riproduttiva. La curiosità dei ricercatori nei confronti di questi canti ha una lunga storia, essendo oggetto di studio da diverso tempo con l'obiettivo di comprenderne ogni sfumatura. In una nuova ricerca, un team di studiosi ha impiegato una combinazione di dispositivi di ascolto subacquei e osservazioni visive per monitorare i movimenti fisici e i modelli acustici delle megattere nei territori ad alta densità di riproduzione individuati nelle acque delle Hawaii.
«Questo rappresenta il primo studio in cui abbiamo impiegato sensori acustici specializzati per individuare singoli "cantanti" in prossimità della costa, al fine di studiare i loro spostamenti e il loro comportamento di movimento», dichiara Anke Kügler, la principale autrice dello studio e all'epoca dottoranda nel programma di specializzazione in biologia marina presso UH Mānoa. "Questo approccio ci ha consentito di contestualizzare in modo più completo i risultati ottenuti da ricerche precedenti e di superare alcune delle limitazioni legate alle sole osservazioni visive del movimento di questi cetacei".
Grazie a questi strumenti, i ricercatori hanno infatti scoperto nuove ed importanti informazioni relative al canto delle megattere e hanno formulato, così, diverse congetture. «Queste balene potrebbero cercare di minimizzare il rischio che i loro canti siano sovrastati dalla confusione acustica vicino alla costa, specialmente quando la presenza di balene è elevata. Inoltre, abbiamo osservato le megattere che si avvicinavano alla riva al crepuscolo, probabilmente per sfuggire al coro notturno di altri animali nelle acque più profonde», spiega Kügler.
Gli spostamenti di questi cetacei, quindi, sono tutto fuochè casuali. Marc Lammers, coautore dello studio e ricercatore ecologo presso l'Hawaiian Islands Humpback Whale National della NOAA, spiega che i movimenti dinamici delle megattere sono chiaramente mirati a consentire agli altri esemplari di "ascoltare le loro canzoni". In altre parole, questi spostamenti hanno lo scopo di ottimizzare l'efficienza della comunicazione tra individui della stessa specie.
Questi risultati evidenziano nuovamente la straordinaria meraviglia della natura e la notevole evoluzione di ogni forma di vita per ottimizzare la propria sopravvivenza. Come sottolineato da Lammers, ciò ci impone la responsabilità di preservare le megattere. Il presente lavoro, unitamente a futuri studi, contribuisce alla formulazione di piani di gestione e protezione per questi magnifici esseri marini, i veri sovrani degli oceani, che rivestono un'importanza ecologica, economica e culturale fondamentale per le Hawaii.