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5 Settembre 2023
16:33

Un nuovo studio rivela le incredibili skills di caccia dei piccoli pinguini blu

I piccoli pinguini minori blu che vivono in Australia cercano di massimizzare il loro comportamento predatorio riuscendo a trovare dei compromessi tra la riduzione dei costi energetici e l'aumento dei tassi di cattura delle prede.

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Alcuni ricercatori della School of Life and Environmental Sciences della Deakin University, in Australia, hanno scoperto che i pinguini minori blu cercano di massimizzare e ottimizzare il loro comportamento predatorio riuscendo a trovare dei compromessi tra la riduzione dei costi energetici e l'aumento dei tassi di cattura delle prede.La gestione efficiente delle risorse energetiche è infatti un aspetto cruciale per ogni organismo vivente.

Ad esempio, i predatori devono fare attenta considerazione del numero di tentativi necessari per catturare una preda, evitando lo spreco di energie e, altresì, selezionando accuratamente le prede per massimizzare l'efficienza dell'uso di tali risorse. Lo studio sulle decisioni di foraggiamento può aiutare a comprendere meglio come gli animali raccolgono e sfruttano in modo efficiente il cibo.

Per questo un team di ricercatori ha studiato il comportamento predatorio dei pinguini, rivelando la presenza di compromessi tra la minimizzazione dei costi energetici e l'aumento delle probabilità di cattura. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Royal Society Open Science.

Quando il nostro frigorifero è vuoto, la soluzione è semplice: basta recarsi al supermercato per fare scorta. Tuttavia, per gli altri esseri viventi, la situazione è molto diversa. Questo è il motivo per il quale devono fare attenzione a come decidono di utilizzare le proprie energie. L'abilità nella cattura e nel consumo della preda rappresentano aspetti cruciali dell'ottimizzazione del processo di foraggiamento, in quanto influiscono direttamente sul guadagno energetico netto derivato dalla cattura di una preda. Nonostante ciò, spesso tali parametri vengono trascurati nelle ricerche sul comportamento di foraggiamento, a causa delle difficoltà nell'osservarli e misurarli in modo accurato.

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Un team di ricercatori ha deciso di vederci chiaro, perciò ha concentrato la propria attenzione sui pinguini minori blu (Eudyptula minor) che popolano lo stretto di Bass, presente tra la costa meridionale dell'Australia e la costa settentrionale della Tasmania, zona in cui ricerche precedenti avevano suggerito che vivessero due grandi colonie con una popolazione compresa tra 85.000 e 152.00 coppie riproduttrici.

Ciò di cui gli studiosi erano già consapevoli è che questi animali sono generalmente opportunisti, infatti si nutrono di un’ampia varietà di prede, principalmente a seconda della vicinanza o della disponibilità. Tuttavia, non avevano idea di quale fosse la loro strategia di caccia. Per scoprirlo hanno posizionato su diversi esemplari delle videocamere e dei dispositivi GPS che hanno permesso di ottenere informazioni sul comportamento e sulla posizione degli animali.

Dall'analisi dei dati è emerso che i pinguini si concentrano su sette principali prede durante la loro attività di caccia. Sorprendentemente, uno dei risultati più straordinari è stata la scoperta della predazione sul pesce trombetta (Macroramphosus scolopax), una specie solitamente nascosta tra i banchi di meduse e non considerata una probabile preda per questi uccelli.

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Inoltre, è emerso che i pinguini utilizzano diverse strategie di caccia mai precedentemente osservate: in particolare, è stato notato che il tempo dedicato all'inseguimento e all'ingestione variava a seconda del tipo di preda, e che i pinguini tendevano a cacciare una maggiore quantità di prede a basso rendimento energetico. Questo suggerisce che, come previsto, si verifica una sorta di bilanciamento tra la minimizzazione dell'energia richiesta per catturare una preda specifica, il tasso di successo e il profitto energetico complessivo.

Senza dubbio, questa ricerca ha gettato nuova luce su un aspetto sorprendente e finora poco conosciuto, rivelando risultati straordinari. Ha dimostrato in modo inequivocabile che questi affascinanti uccelli marini sono opportunisti intelligenti, maestri nell'arte di massimizzare l'efficienza delle proprie risorse energetiche.

Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione dell'ecologia dei pinguini minori nello stretto di Bass, ma apre anche nuove e promettenti prospettive. Rivela, inoltre, le sfide che questi animali affrontano nella loro lotta quotidiana per il cibo, una conoscenza essenziale per la loro conservazione in un mondo in costante mutamento.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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