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13 Gennaio 2024
10:30

Un nuovo studio fa luce sulla “radiazione adattativa” dei famosi fringuelli di Darwin

Un team di ricercatori della McGill University ha confermato l'ipotesi dell'adattamento alle risorse alimentari come motore della diversificazione evolutiva dei fringuelli di Darwin delle Isole Galápagos.

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I ricercatori della McGill University, analizzando i dati relativi a quattro specie di fringuelli di Darwin delle isole Galápagos, hanno verificato un'ipotesi a lungo sostenuta e secondo la quale l'evoluzione e la diversità delle specie si sviluppano anche attraverso l'adattamento a differenti risorse alimentari. I risultati dello studio sono stati resi pubblici su Evolution.

I fringuelli di Darwin sono un gruppo di uccelli appartenenti al genere Geospiza, originari delle isole Galápagos e sono particolarmente noti poiché hanno svolto un ruolo chiave per spiegare la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Questi uccelli mostrano infatti adattamenti morfologici diversi in base alla loro dieta e al loro ambiente. Infatti, osservando le differenze nelle dimensioni e nella forma del becco tra le varie specie si può capire il tipo di cibo che mangiano e che è disponibile su ogni isola.

Gli scienziati che studiano l'evoluzione da tempo ipotizzano che la diversificazione di una singola specie in tante altre, fenomeno noto come "radiazione adattativa", sia il risultato dell'adattamento di ciascuna specie ad ambienti differenti. Tuttavia, dimostrare la veridicità di quest'ipotesi attraverso dei test è estremamente complicato. Nonostante ciò, un team di biologi guidato dalla McGill University ha intrapreso uno studio mirato a risolvere questo enigma e gettare luce sulla validità di questa teoria.

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Ogni specie ha adattato forma e dimensione del becco in base al cibo disponibile su ogni isola

Per quasi due decenni, il team di ricercatori ha condotto un approfondito studio raccogliendo dati su oltre 3.400 fringuelli di Darwin nelle Isole Galápagos. L'obiettivo era individuare una possibile correlazione tra la forma del becco e la longevità dei singoli fringuelli appartenenti a quattro specie differenti, tutte evolutesi da un antenato comune in meno di un milione di anni. Dai risultati delle analisi è emerso che gli individui con caratteristiche del becco tipiche della propria specie vivevano più a lungo; al contrario, coloro che si discostavano dai tratti tipici avevano una minore probabilità di sopravvivenza.

«Le specie prese in esame in questo studio presentano caratteristiche fisiche che differiscono nella loro forma e funzione, principalmente perché i tratti individuali, come i becchi, sono selezionati dall'ambiente in cui si trovano le suddette specie», spiega Marc-Olivier Beausoleil, autore principale e ricercatore dottorando presso la McGill University, sotto la supervisione del professor Rowan Barrett.

Di conseguenza, «la diversità della vita emerge dalla radiazione delle specie specializzate in ambienti diversi; nel caso dei fringuelli di Darwin, tali ambienti riguardano varietà di cibo», aggiunge il professor Andrew Hendry, che fa parte del progetto da più di 20 anni. Secondo i ricercatori, inoltre, le specie di fringuelli studiate non hanno ancora raggiunto il culmine del loro sviluppo evolutivo. Ciò implica che ogni specie non è ancora completamente adattata al proprio regime alimentare specifico. Rimane però ancora da stabilire se questa "perfezione" evolutiva si realizzerà nel corso del tempo.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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