Un maiale in premio per una tombolata di beneficenza in programma il 7 gennaio al centro Cà Rapillo, a Spello, in provincia di Perugia. E’ questa la notizia degli ultimi giorni che ha sollevato preoccupazione e indignazione tra gli attivisti per i diritti degli animali e la comunità locale: un animale che viene equiparato ad un oggetto e che inevitabilmente rischia di finire sulla tavola del vincitore.
L’evento ha suscitato polemiche accese e la Lav, sede di Perugia, ha annunciato battaglia: «Gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti. Usarli come premio gioco è diseducativo e contrario alle normative vigenti. A tutela degli animali e per il rispetto delle leggi, la Lav scrive alle istituzioni».
Dopo le polemiche e l’intervento dell'associazione, gli organizzatori della tombolata, le associazioni “Circolo Bonci” e “Spello in movimento”, hanno fatto retromarcia, modificando la descrizione della locandina usata per annunciare la tombolata ed eliminando il riferimento al maiale.
Inoltre, sono arrivate le scuse e le spiegazioni di Stefano Ghiandonì, presidente del Circolo Bonci, che ha pubblicamente dichiarato: «Ci scusiamo se la dicitura del volantino può avere disturbato la sensibilità di alcune persone, ma nella realtà trattasi di un premio consistente in un buono acquisto di un suino del peso prestabilito, gentilmente messo a disposizione da un'azienda agricola locale, di cui il vincitore potrà disporne come lo riterrà più opportuno. Si recherà presso l'allevamento regolarmente autorizzato e in accordo con l'azienda deciderà come gestirlo».
A prescindere dalle scuse e dalle spiegazioni fornite dagli organizzatori della tombolata, gli animalisti sui social media insistono nell'invitare le amministrazioni, le organizzazioni benefiche e tutti i cittadini a riflettere attentamente sulle proprie scelte alimentari. L'auspicio è quello di informare più persone possibili, consigliandole a prendere in considerazione una dieta basata su alimenti vegetali, evitando così l'utilizzo di carni e prodotti animali.
Qualche giorno fa, sempre su Kodami, avevamo raccontato della mini serie Netflix dedicata alla sensibilizzazione sull'alimentazione vegana, che mira a promuovere uno stile di vita che non sia solo più salutare ma che si dimostri anche più attento al benessere degli animali, rispetto a un regime alimentare onnivoro.
«Solo a dicembre, in Italia, nel 2022, sono stati uccisi oltre 243mila tra bovini e bufalini, quasi 535mila ovini, oltre 18mila capretti e più di 860mila suini (dati Istat), per un totale di 1 milione e 657 mila animali uccisi, senza contare i numeri enormi degli animali acquatici e tutti quelli che sono stati sfruttati per la produzione di latte, formaggi e uova – hanno sottolineato dalla Lav – Tingere di sangue le tavole non ha nulla di celebrativo, esplorare invece un menu 100% plant-based permette di conservare le tradizioni e la gioia di stare insieme e, al contempo, di scoprire che l'alimentazione vegetale è ricca di gusto, varia e appagante, e non costringe nessun animale a sofferenza e morte».