Un grosso uccello rapace americano è fuggito dallo zoo di Londra

Fuggito dallo zoo di Londra, è stato avvistato nell’area verde del Royal Hospital for Neuro-disability. Protagonista di questa storia è Jester, un esemplare femmina di caracara crestato (Caracara plancus), un falco che vive principalmente in centro e Sud America.

È stata una persona, a passeggio con il cane, ad avvistare Jester a 17 chilometri di distanza dallo zoo. I custodi del parco si sono messi alla sua ricerca e lo hanno ritrovato nell'area periferica di Barnes Common. Ora vogliono riportarlo allo zoo. «Non potevo crederci quando l’ho visto, dagli alberi, guardare in basso», ha spiegato l'uomo che l'aveva visto al quotidiano britannico Evening Standard.

I custodi vogliono catturare il caracara utilizzando una sorta di trasportino dedicato solo a lui, attirandolo con il suo cibo preferito: quaglie e grilli. Jester è scappata via, volando su Regent’s Park, nel corso di uno dei suoi classici allenamenti: infatti, periodicamente, proprio per garantirle una perfetta salute, le vengono fatti fare alcuni voli panoramici. Ha lasciato solo il fratello, Joker, che comunque non pare stia sentendo molto la sua mancanza.

non perderti questo articolo

La grande fuga dallo zoo di Londra: ecco quali sono gli animali realizzati da Banksy

di Maria Neve Iervolino

I caracara, che possono raggiungere un'apertura alare di 120–132 cm, stando a quanto hanno precisato gli esperti dello zoo di Londra, camminano in cerca di prede, ma non rappresentano una minaccia né per le persone né per animali domestici.

Non è necessario preoccuparsi del benessere di Jester per ora, dicono ancora dallo zoo, perché «i caracara sono ben attrezzati per sopravvivere in un ambiente urbano». «Come corvi o gazze – aggiungono – sono principalmente spazzini, mangiando carogne, insetti, larve o cibo dai bidoni della spazzatura».

Quindi, non sarebbe in pericolo la sua vita tra le aree verdi popolate dell'Inghilterra, ma il rapace va però recuperato quanto prima, in primis perché abituato cattività, ma anche perché si tratta di una specie esotica, naturalmente non presente in Europa e quindi estranea all'ambiente britannico.

E si va indietro nel tempo, fin nel 1965, per ricordare un’altra fuga famosa nello zoo londinese: quella di un maschio di aquila reale, Goldie, che volo via e stette per 12 giorni tra i cieli del Regno di Sua Maestà prima di essere recuperata.