L'Australia è famosa in tutto il mondo per la sua fauna unica e bizzarra e sul web ci finiscono spesso ragni giganti, squali, serpenti velenosi e tutto ciò che, sempre a detta del web, "può ucciderti" con un morso o una puntura, ma non questa volta. Nelle ultime ore sta infatti girando tantissimo sui social una foto che ritrae invece un animale dall'aspetto molto poco minaccioso, dotato di occhioni enormi e grandi orecchie da pipistrello.
Le immagini arrivano da un'aula dell'Università di Newcastle, nel Nuovo Galles del Sud e sono state scattate durante una lezione da una studentessa che a un certo punto si è sentita osservata, ha alzato la testa e ha scoperto che "qualcuno" la stava spiando dall'alto. L'animale che sbuca dal soffitto sembra, a seconda dei punti di vista, un dispettoso Gremlin uscito dai film degli anni 80 oppure un tenero Furby, l'animaletto robotico che tanto andava di moda tra i bambini cresciuti negli anni 90. Ma è in realtà uno dei più comuni opossum australiani.
Si chiama tricosuro volpino (Trichosurus vulpecula), è un marsupiale notturno e dalle abitudini arboricole ed è probabilmente uno dei mammiferi più comuni di tutto il continente australiano. Si trova infatti in tutta la parte orientale e settentrionale del continente, così come in diverse regioni occidentali. Di solito predilige aree boschive, ma non è raro avvistarlo anche in giardini, parchi pubblici e persino in città.
È un animale piuttosto timido ma che non teme l'uomo, anzi, spesso si lascia avvicinare molto accettando in cambio del cibo. Comportamento in realtà sbagliatissimo, poiché offrire da mangiare agli animali selvatici è un'azione con risvolti ecologici, etici e di sicurezza piuttosto rilevanti che non andrebbe mai fatto. Come il koala anche il tricosuro è un erbivoro ed è particolarmente ghiotto di foglie di eucalipto, anche se non disdegna altri tipi di vegetazione, cosa che facilita le sue scorribande urbane.
Di solito scelgono come tane e rifugi le cavità naturali in grossi alberi o rocce, ma come dimostrano queste immagini si adattano bene anche in soffitte e sottotetti. Gli australiani lo chiamano brushtail possum, che letteralmente significa "opossum coda a spazzola".
Uno degli aspetti più curiosi di questo marsupiale è infatti proprio la sua bizzarra coda. Dal nome è facile intuire che ricorda un po' una spazzola, ma al di sotto degli ispidi peli nasconde un'altra particolarità: nella parte inferiore è nuda, priva di peli, e viene utilizzata come un arto aggiuntivo prensile per aggrapparsi ai rami degli alberi.
Infine, altro aspetto decisamente insolito per un marsupiale, è anche considerata una specie invasiva. Fu infatti introdotto in Nuova Zelanda per la sua pelliccia a partire dagli anni 50 dell'800. Come però è già accaduto in altre aree del mondo con i visoni americani, nutrie e procioni, gli animali da pelliccia sono poi scappati dagli allevamenti e ora creano non pochi problemi all'agricoltura e agli ecosistemi locali.
Dietro quei occhioni dolci e quella buffa espressione che tanto sta spopolando sui social, si nasconde un animale decisamente singolare che si è adattato piuttosto bene alla vita urbana. Un altro dei tantissimi esempi dell'eccezionale ed esclusiva fauna australiana, tra le più singolari e iconiche di tutto il mondo.