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17 Maggio 2022
17:46

Un gheppio e diversi cardellini liberati nel Real Bosco di Capodimonte

Un gheppio e diversi cardellini caduti vittime della crudeltà dell'uomo sono stati salvati e liberati all'interno del Real Bosco di Capodimonte, a Napoli.

Gheppio Capodimonte
Il Gheppio in volo sopra al Bosco di Capodimonte

Un gheppio vola finalmente libero sopra al verde del Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, uno dei parchi pubblici più suggestivi della città. È proprio qui, a due passi dal Museo che i veterinari dell'Asl Napoli 1 Centro, in sinergia con il CRIUV, hanno liberato un gheppio e diversi cardellini dopo averli salvati e curati.

Il gheppio era stato affidato alle cure dei veterinari, lo scorso 23 marzo, quando era stato ritrovato con numerose fratture all’ala destra causate da colpi d'arma da fuoco. Anche i cardellini erano arrivati al Criuv dopo aver conosciuto la crudeltà dell'essere umano. Questi animali, infatti, erano stati oggetto di sequestro lo scorso 3 maggio perché detenuti illegalmente.

Oggi sia il gheppio che i cardellini, dopo le dovute cure e riabilitazione, sono stati liberati in natura.

gheppio cardellini capodimonte
La liberazione del gheppio e dei cardellini

Essendo entrambe specie autoctone, presenti sul territorio italiano e campano, gli animali sono stati lasciati liberi di volare sul bosco cittadino. In particolare, il gheppio comune è un rapace molto diffuso nel nostro paese ed è facile riconoscerlo sopra ai tetti grazie al caratteristico "volo a spirito santo", cioè quando si blocca improvvisamente nell'aria rimanendo completamente immobile mentre batte rapidamente le ali.

gheppio
Un gheppio durante il "volo a spirito santo"

Vedere un gheppio in città è molto facile: spesso riposa sui tetti più alti dei condomini, oppure appoggiato su cavi e antenne, soprattutto se nelle vicinanza ci sono parchi, prati e altre aree verdi.

Anche i cardellini sono volatili tipici dell'Italia, e purtroppo anche vittime abituali dei bracconieri. Non sono rari infatti i sequestri che riguardano questi animali, catturati e rivenduti nella più totale illegalità. Quella dei cardellini però è una specie protetta e che secondo la legge 157/1992 è da tutelare nell’interesse nazionale e internazionale perché patrimonio indisponibile dello Stato.

Ora questi animali potranno tornare nel loro habitat e continuare a svolgere la funzione di "sentinelle ambientali", la cui funzione è stata ben spiegata dai veterinari dell'Asl: «La loro presenza in natura è molto importante per l’uomo anche dal punto di vista epidemiologico perché capaci di prevenire malattie infettive, e in particolare quelle di interesse zoonosico, quali ad esempio l’Influenza Aviare, West Nile Disease, Brucellosi e Rabbia».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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