Chiariamolo subito: non ci sono basi scientifiche o biologiche per affermare che i gatti comprendono quando una persona li ama. Tuttavia, chiunque viva con un gatto o li conosca profondamente sa che, scienza a parte, sono animali molto sensibili e intuitivi e riescono a capire quando le persone sono più o meno rispettose nei loro confronti. Chi non ha visto almeno un amico o un conoscente approcciarsi in modo scorretto al felino (pretendendo il contatto, inseguendolo per accarezzarlo) con la convinzione di "piacere ai gatti"? Probabilmente il micio si sarà defilato rimanendo in disparte perché, al di là della comprensione delle parole uman, capisce benissimo il linguaggio para verbale: il tono di voce, la postura o l'espressione facciale. In base a questo, trae le sue conclusioni interagisce o meno e si rapporta in maniera diversa in base alle emozioni che prova.
Ovviamente vale anche con il profilo umano opposto: c'è chi evita i gatti come il fuoco. Ebbene, è probabile che queste persone risultino particolarmente attraenti agli occhi dei felini. Il motivo? Un'attitudine comportamentale del gatto addomesticato che è quella di preferire le persone più riservate che non invadono fisicamente il loro spazio e non pretendano il contatto fisico. I gatti si sintonizzano sulle informazioni che ricevono e fanno una valutazione dell'individuo già nei primi momenti in cui ce le hanno di fronte. Se la persona gesticola poco, parla con un tono di voce pacato ed evita di entrare direttamente in contatto con il gatto rischiando di invaderlo, l'interazione sarà possibile. In altre parole, i gatti capiscono se quell'umano rappresenta una minaccia o meno per loro e in base al gradimento si comportano di conseguenza.
Il gatto si affeziona al pet mate come dimostrano recenti studi scientifici che hanno studiato il suo attaccamento all'umano e hanno messo in discussione la sottovalutazione del mondo sociale felino rispetto a quello del cane. Secondo alcuni ricercatori dell'Università dell'Oregon, ad esempio, i gatti manifestano l’equivalente umano dell’attaccamento sicuro: se lasciati in una stanza sconosciuta da soli, tendono a preoccuparsi per poi rasserenarsi e iniziare ad esplorare l’ambiente con il rientro del loro umano di riferimento. Esprimonoquindi un legame affettivo assimilabile a quello che lega un piccolo al suo caregiver, la madre ma anche un altro adulto.
