Dare l’ultimo addio al proprio amico a quattro zampe. Un momento emotivamente complicato a cui si aggiunge l’ulteriore problema di trattare con giusto rispetto il corpo senza vita del proprio animale. Una questione su cui si stanno facendo piccoli passi verso una nuova sensibilità. Come sta avvenendo, per esempio, a Brindisi dove, dopo anni di richieste, promesse e proposte, la Giunta Comunale ha approvato la realizzazione e la gestione di un forno crematorio per animali d’affezione presso il Canile. A occuparsene sarà la società partecipata Brindisi Multiservizi S.r.l.
«Abbiamo accolto la richiesta di numerosi cittadini che, per i legami affettivi con i propri animali, chiedono un servizio per la fine della vita – ha spiegato il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi – la scelta ha ragioni anche ambientali perché le spoglie degli animali, se non correttamente trattate, potrebbero generare problemi igienico-sanitari».
In effetti tutto è cominciato da una raccolta firme: ben 5.000 i brindisini che nel 2012 si unirono alla richiesta di Anna D'Accico, una pet mate che iniziava a preoccuparsi dell'avanzare di età della sua cagnolina. Si chiedeva che fine avrebbe fatto il corpo della sua amica a quattro zampe una volta attraversato il cosiddetto "ponte dell'arcobaleno".
A Brindisi non ci sono strutture specifiche di questo tipo, neanche private, in grado di eseguire la cremazione. Le uniche due aziende che se ne occupano sono a chilometri di distanza: una a Grottaglie (in provincia di Taranto) e l'altra ad Acquaviva delle Fonti (provincia di Bari). Stesso dicasi per i cimiteri per animali. Uno dei pochi regionali è quello di Foggia. Insomma, fare il funerale al proprio animale diventa un'impresa complicata e costosa. Salvo voler lasciare il corpo al proprio veterinario per uno smaltimento come carcassa, che poco si concilia col grado di considerazione assunto ormai dagli animali domestici nelle nostre vite.
Per farsi un'idea, stando a quanto pubblicato da alcuni siti di aziende private specializzate, la cremazione di un animale può costare dai 70€ per gli animali di piccolissime dimensioni (fino a 10kg) per arrivare fino a oltre i 350€ per individui che vadano oltre i 45kg (un San Bernardo, per intenderci, può pesarne 100kg). Molto influisce anche il tipo di servizio: per la cremazione individuale si può arrivare a spendere anche il doppio rispetto a quella collettiva, eseguita cioè insieme ad altri animali, senza riconsegna delle ceneri e senza poter assistere al triste momento. E da quanto raccontatoci questo listino sarebbe fin troppo conveniente rispetto alla media dei prezzi sul mercato.
«La raccolta firme è nata da una promessa fatta alla mia cagnolina – ha spiegato Anna a Kodami – devo dire che ho trovato un enorme riscontro. Tante persone mi hanno raccontato la loro esperienza. Di come la notte si ritrovavano costretti a portare il corpo senza vita del proprio cane in un bosco come dei ladri. O degli espedienti assurdi che si dovevano inventare per creare una tomba dignitosa per quello che oramai era diventato un membro della famiglia. Addirittura c'è chi mi ha detto di essersi comprato un vaso per piante di grandi dimensioni e di esserselo messo sul terrazzo – continua – così sono riuscito a far portare questa proposta in Consiglio Comunale. Di lì è iniziato un lungo travaglio. Tre anni fa, così, ho chiesto un incontro al Sindaco. Gli ho raccontato tutte queste cose e gli si è aperto un mondo. La prima proposta era quella di realizzare un cimitero. Per una serie di ragioni l'ipotesi di un inceneritore si sarebbe invece rivelata la più opportuna».
La realizzazione di quest’opera, in effetti, centrerà più di un obiettivo: prima di tutto agevolare i privati cittadini nell'accesso ai servizi funerari per il proprio animale ma dall’altro lato permetterà un risparmio di spesa anche per i soggetti pubblici nella gestione di quegli animali, liberi o di quartiere, o che si trovano in canile, che per le più svariate ragioni incontrino la morte. In particolare per i tantissimi, cani e gatti soprattutto, che vengono ogni giorno investiti (a tal proposito il nostro augurio è che la nuova segnaletica, installata in prossimità delle colonie feline proprio a Brindisi, riesca a ridurre il numero di gatti, ma più in generale di animali, uccisi per colpa della velocità dagli automobilisti). Inoltre l'abitudine di seppellire animali in terreni incolti porta con sé una serie di problematiche di carattere igienico sanitario.
Il forno crematorio del Canile comunale di Brindisi sarà, dunque, il primo del territorio provinciale. In questo modo a beneficiarne sarà non solo la città ma tutti gli altri paesi del brindisino. Il passaggio in Giunta spiana di fatto la strada alla realizzazione, dopo anni di attesa, per la quale è ipotizzabile una consegna dell'opera per marzo 2023. «Era importante creare questo servizio per il cittadino – ha spiegato a Kodami la Consigliera con delega al Benessere Animale del Comune di Brindisi Luana Mia Pirelli – avevamo valutato anche la possibilità di realizzare un cimitero, ma i costi sarebbero stati troppo elevati. La scelta è stata quella dell'inceneritore per animali. Peraltro abbiamo optato per un modello che garantisca la sostenibilità ambientale ma anche una serie di servizi per i cittadini. In una struttura adiacente sarà possibile attendere monitorando il procedimento attraverso un monitor. In questa maniera si avrà la garanzia che le ceneri consegnate sono quelle del proprio animale. Ovviamente si tratta di un inceneritore a scomparti separati. Al contempo sarà possibile richiedere l'urna dove conservare le ceneri». Come detto la realizzazione dell'inceneritore determinerà anche un risparmio per le casse comunali: «Attualmente dobbiamo prevedere un budget annuo per lo smaltimento delle carcasse degli animali trovati per strada o che muoiono in canile – conclude – questa soluzione garantirà un passo in avanti sotto diversi profili».
L'auspicio è che anche gli ultimi passaggi si concludano presto per il meglio. La realizzazione di quest'opera sarà comunque un altro piccolo passo verso un approccio più sensibile al mondo degli animali, anche dopo la morte. Esattamente come sta avvenendo in tante altre città italiane. In alcuni centri, per esempio, sono stati realizzati cimiteri appositamente dedicati agli animali. In altri ancora si sta aprendo sempre più alla possibilità di sepoltura con i propri compagni umani nella tomba di famiglia. Ad ogni modo Kodami ha realizzato una guida per poter gestire con più facilità un tragico evento come la perdita di un animale di famiglia. Ecco cosa fare.