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15 Agosto 2022
9:17

Un Ferragosto senza botti per proteggere animali e ambiente

Kodami riprende l'appello lanciato già da diverse associazioni: oltre ad avere pesanti conseguenze sugli animali, colti da panico, stress e disorientamento, i fuochi d'artificio inquinano e comportano un altissimo rischio incendi, soprattutto in questo periodo di siccità.

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botti

Ferragosto è ormai arrivato, e in molti Comuni italiani sono state adottate ordinanze finalizzate a garantire la sicurezza pubblica e a tutelare l’ambiente: numerosi i sindaci che anche quest’anno, come i precedenti, hanno vietato di accendere falò in spiaggia e anche di sparare fuochi d’artificio per celebrare le festa che sancisce il cuore dell’estate. E proprio sui cosiddetti “botti” stanno da giorni mettendo in guardia anche le associazioni che tutelano animali e ambiente, facendo appello alle persone affinché si divertano in modo responsabile, senza arrecare danni agli animali e alla natura per mezz'ora di intrattenimento.

Come già sottolineato più volte anche da Kodami, i fuochi d’artificio hanno conseguenze molto gravi sugli animali, sia domestici sia selvatici: il forte rumore e i lampi di luce possono causare stress, ansia e panico, far perdere loro l’orientamento e provocare fughe con l’altissimo rischio smarrimento o investimento da parte di auto.

A soffrire sono soprattutto (ma non solo) gli uccelli, come ha puntualmente ricordato il Centro Italiano Studi Ornitologici: «È opinione comune che gli animali selvatici vivano il più possibile lontano dall’uomo, in realtà sono molte le specie che, nei secoli, si sono adattate a vivere all’interno o nei pressi dei centri urbani, dove trovano cibo e riparo dai predatori – hanno spiegato – Gli uccelli, in particolare, vedono nelle città importanti habitat di nidificazione e svernamento.

Giardini privati e pubblici accolgono numeri considerevoli di passeri, fringuelli, merli, tortore dal collare, pettirossi, cince e molte altre specie, che vi trascorrono le giornate o li utilizzano come “dormitori”. Qualunque rumore forte e improvviso, soprattutto durante le ore notturne, può avere un forte impatto su questi animali».

Numerosi studi hanno dimostrato gli effetti dei botti sulla fauna: «Una ricerca condotta con l’ausilio dei radar ha dimostrato che gli uccelli si involano in massa a seguito dell’esplosione di fuochi d’artificio, dirigendosi, nel cuore della notte, a molti km dai luoghi di riposo – prosegue il Ciso – Gli animali, disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo, nel tentativo di fuggire consumano importanti energie e vanno incontro a forte stress, collisioni con edifici, cavi e automobili e condizioni metereologiche inclementi.

Tutti questi fattori possono causare la morte degli individui o, nei casi meno gravi, avere effetti duraturi sulla salute degli uccelli o provocare la frammentazione degli stormi». Da qui un appello – raccolto da molto sindaci , a onor del vero – di adottare provvedimenti concreti come ordinanze o divieti per contrastare questa pratica e proteggere così la salute e la sicurezza dei cittadini e degli animali.

A spiegare tutte le ricadute negative dei botti aveva già pensato Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, che con il suo team ha realizzato il video "Gli effetti dei botti sugli animali”, diffuso in occasione del Capodanno. Nel video alcuni bambini ricevono in dono particolare per i festeggiamenti dell’ultima notte dell’anno, e sono costretti a fare una scelta molto importante per tutelare il loro compagno a quattro zampe: una produzione che ha vinto due premi nell’undicesima edizione dei Lovie Awards, il più prestigioso riconoscimento europeo per l’eccellenza online.

Se non bastassero gli evidenti disagi e il malessere provocati agli animali per convincere le persone ad abbandonare questa pratica, quest’anno c’è poi un altro serio rischio collegato ai fuochi d’artificio da tenere in considerazione, e cioè quello degli incendi. In un anno in cui la siccità ha prodotto effetti devastanti su numerosi ecosistemi, e in cui migliaia di ettari di vegetazione secca sono andati in fumo a causa di roghi – colposi o dolosi – accendere i fuochi d’artificio significa incorrere nel serio rischio di provocare incendi, soprattutto nel caso di spettacoli pirotecnici improvvisati. A questo si aggiunge l’inquinamento che i botti causano, non soltanto quello acustico ma anche quello ambientale, con la diffusione nell’aria di particolato fine e sostanze pericolose per la salute.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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