Un esemplare di orso bruno marsicano è stato immortalato dalle fototrappole di monitoraggio del Parco naturale regionale Sirente Velino, l’area protetta istituita nel 1989 in provincia dell'Aquila che comprende i territori del massiccio del monte Velino e del monte Sirente.
L’orso è stato fotografato in una zona interna del parco nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dalla dottoressa Paola Morini dell’ufficio scientifico e dai guardiaparco, con la stretta collaborazione dei carabinieri forestali e di molti volontari. Una testimonianza concreta della presenza di questi animali nell’area, accertata ormai da anni ma poche volte documentata con le fototrappole. Secondo gli esperti, nel parco naturale Sirente-Velino sono presenti tra i 3 e i 5 esemplari di orso bruno marsicano, una sottospecie differenziata geneticamente dagli orsi delle Alpi e dunque endemismo esclusivo dell'Italia centrale (tra i "rappresentanti" più noti della specie c'è Juan Carrito, uno dei quattro figli dell'orsa Amarena).
Dopo essere arrivato sull’orlo dell’estinzione, grazie a una serie di iniziative e programmi mirati di tutela la popolazione è tornata a crescere, colonizzando anche aree dalle quali era quasi scomparso. A oggi, grazie ai monitoraggi genetici, si stima che nel Parco d'Abruzzo, zona a maggiore densità di orsi sull’Appennino, siano presenti tra i 50 e i 60 esemplari, e l’area del Sirente-Velino rappresenta un’importante zona di connessione nel sistema di aree protette dell’Appennino centrale, oltre che un’area di transito e di alimentazione per individui provenienti proprio dal vicino Parco d’Abruzzo. Negli ultimi anni è stata scelta dagli orsi marsicani anche per il rifugio, il letargo e la riproduzione, e sono stati accertati spostamenti non solo di individui erratici o in dispersione, ma anche di individui svernanti, riproduttivi e di femmine con cuccioli.
L’orso bruno marsicano è una specie inserita nell’allegato II (Specie animali e vegetali d'interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione) e IV (Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della Direttiva 92/43/CE “Habitat”. Per l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) si tratta di una specie in pericolo critico di estinzione: gli esemplari sono concentrati in una sola popolazione a scarsissima variabilità genetica, per la quale si registra una mancata ripresa demografica e di areale da diversi decenni. Il bracconaggio è la minaccia più concreta per la sopravvivenza di questi animali, e proprio per tenerli sotto stretta osservazione l’articolo 11 della Direttiva “Habitat” dispone il monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di importanza comunitaria, monitoraggio che negli ultimi anni è stato condotto nell’ambito delle azioni previste per la “Rete per il Monitoraggio dell’orso marsicano di Abruzzo e Molise (RMAM)” che vede la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di protezione del plantigrado.
Il Parco naturale regionale Sirente Velino è anche tra i beneficiari del Progetto Life Bear Smart Corridors (LBSC), che riunisce l’associazione Rewilding Europe come capofila del progetto, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, il Parco naturale regionale Sirente Velino e le associazioni Rewilding Appenines e Salviamo l’orso.