Il drone che sorvola il paese, le immagini dall’alto, gli agenti in borghese che intervengono dopo la constatazione dell’infrazione. Giovinazzo mette in campo i droni contro gli incivili delle deiezioni canine. Lo scorso giovedì, nella prima giornata di controlli con l’apparecchio recentemente acquistato dalla Polizia Locale, i controlli sono stati 23, con 3 persone sanzionate con un verbale da 300€. In tutti e tre i casi non avevano raccolto le deiezioni del proprio cane nel corso della consueta passeggiata,
Un’azione mirata dal parte dell’amministrazione comunale che, da settimane, aveva avviato un confronto anche con cittadini e associazioni del territorio per capire come promuovere una educazione al decoro in uno dei centri più apprezzati della Puglia. Di qui la scelta di passare dalla mera prevenzione ai controlli, con alcune giornate di interventi mirati dall’alto.
«Sono sempre dell’idea che educare sia meglio che reprimere – spiega a Kodami Alfonso Albore, assessore comunale alla Polizia Locale, all’ambiente e all’igiene urbana – purtroppo ci sono delle volte in cui bisogna, però, andare oltre. La nostra è una città che viene riconosciuta per il decoro e la bellezza. Tuttavia c’è ancora questa cattiva abitudine che, naturalmente, non riguarda solo le deiezioni canine».
Quanto alle persone sanzionate il dato comune è quello anagrafico: «C’è un po’ di rammarico perché le persone sanzionate sono tutte un po’ più in là negli anni – aggiunge l’assessore – e sono apparse molto sorprese. Come se per loro fosse normale lasciare deiezioni ovunque. Ad ogni modo ho ricevuto molti riscontri positivi, così come qualcuno sui social che non ha apprezzato. Siamo convinti che gli animali siano bellissimi, a volte a essere meno belli siamo noi umani».
Ricordiamo che le sanzioni per il mancato raccoglimento delle deiezioni sono di solito previste dai regolamenti comunali. Esiste anche una fattispecie penale, quella del “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”, che però è più difficilmente applicabile. L’utilizzo dei droni per il controllo del territorio contro l’abbandono dei rifiuti, invece, e in tema di igiene urbana è stato già più volte sperimentato in molti comuni italiani.