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9 Settembre 2024
18:19

Un delfino solo e sessualmente frustrato sarebbe il responsabile degli strani attacchi in Giappone

Sulle coste giapponesi della prefettura di Fukui si sono verificati diversi strani attacchi ai bagnanti da parte di delfini. Solo quest'anno sono almeno 18 le persone ferite. Secondo gli esperti, il responsabile sarebbe un singolo delfino che soffrirebbe di solitudine o di "frustrazione" sessuale.

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Negli ultimi tempi, sulle coste giapponesi della prefettura di Fukui, si sono verificati diversi strani attacchi da parte di delfini nei confronti dei bagnanti. Le prime segnalazioni risalgono in realtà al 2022, ma sono continuate e solo quest'anno almeno 18 persone sono state ferite, alcune in modo lieve e con morsi superficiali, mentre altre hanno riportato persino fratture in seguito agli incontri ravvicinati.

Sebbene questi attacchi possano sembrare preoccupanti, gli esperti ritengono che dietro ci sia però un solo responsabile, che probabilmente soffre di solitudine o di "frustrazione" sessuale. Infatti, secondo diversi i ricercatori che stanno seguendo il caso, sarebbe un singolo maschio di tursiope indopacifico (Tursiops aduncus) il probabile responsabile di tutti questi episodi.

Le foto e i video mostrano infatti un delfino che si avvicina solitamente alla sempre nello stesso modo spiaggia, interagendo e mordendo le persone presenti, per poi allontanarsi e tornare a ripetere il comportamento. Tadamichi Morisaka, professore del Cetacean Research Center dell'Università di Mie, ritiene che il delfino è probabilmente alla ricerca di interazioni sociali.

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I delfini, infatti, si mordono tra loro come parte del loro comportamento sociale. Secondo Morisaka, il delfino potrebbe quindi avere intenzioni amichevoli, anche se risultano piuttosto dolorose per gli esseri umani vista la stazza e i modi. «Se volesse davvero attaccare, potrebbe farlo con molta più forza. Invece, i suoi morsi sono abbastanza delicati, se consideriamo gli standard dei delfini», ha spiegato l'esperto.

Questo comportamento suggerisce quindi che l'animale non abbia intenzioni aggressive, ma che stia cercando semplicemente di interagire, forse perché isolato dalla sua comunità. Normalmente, i delfini tursiopi vivono in gruppi in cui i maschi stabiliscono legami forti e duraturi con altri maschi. Questi legami sono caratterizzati da comportamenti sociali come morsi, inseguimenti, sfregamenti e persino attività sessuali.

È probabile che il delfino di Fukui, per qualche ragione rimasto isolato dai propri simili, stia quindi cercando di indirizzare questi comportamenti verso gli esseri umani. Altri studiosi suggeriscono invece che il desiderio di accoppiamento e la frustrazione sessuale legata sempre alla solitudine, possano essere le vere ragioni dietro queste interazioni un po' troppo fisiche.

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Ryoichi Matsubara, direttore dell’acquario Echizen Matsushima a Fukui, ha infatti raccontato al New York Times che il delfino è stato osservato mentre cercava di sfregare i propri genitali contro le persone. Simon Allen, del Shark Bay Dolphin Research Project, ha spiegato inoltre alla BBC, che non sarebbe poi così strano per una specie altamente sociale e sessualmente "aggressiva" come un delfino.

Le autorità locali stanno comunque adottando misure per limitare il rischio di ulteriori incidenti. Sono stati installati cartelli e distribuiti volantini per avvertire i bagnanti e sono state introdotte pattuglie di bagnini e limiti orari alla balneazione. Inoltre, sono stati anche installati dei dispositivi acustici di dissuasione per tentare di tenere il delfino lontano dalle spiagge.

Tuttavia, Morisaka teme che il maschio possa facilmente abituarsi a questi dispositivi e continuare ad avvicinarsi e a interagire con le persone. Il rischio, se queste interazioni continueranno, è che il delfino col tempo possa diventare sempre più fisico e aggressivo, con conseguenze potenzialmente ancora più pericolose sia per le persone che per lo stesso tursiope.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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