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31 Luglio 2024
13:15

Un cucciolo di orso è stato investito e ucciso da un’auto in Trentino

Un cucciolo di orso di sei mesi è stato investito e ucciso sulla strada tra Andalo e Molveno, in provincia di Trento. L'incidente evidenzia la necessità di misure più strutturate per proteggere e gestire i grandi carnivori in Trentino.

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Mentre ancora si discute sul controverso abbattimento dell'orsa KJ1, nella tarda serata di ieri, lungo la strada che collega gli incantevoli abitati di Andalo e Molveno, in Trentino, è avvenuto un drammatico incidente che ha visto coinvolto un cucciolo di orso. All'altezza del ponte di Londìn, il piccolo, di appena sei mesi, è stato investito da un’automobile, perdendo la vita in seguito all’impatto. L'automobilista ha prontamente allertato il numero unico di emergenza 112, riferendo di aver notato nelle vicinanze la presenza di altri animali, probabilmente la mamma e forse un altro piccolo.

Sul luogo dell’incidente si sono immediatamente recati i membri del Corpo forestale trentino e i Vigili del fuoco volontari, che hanno effettuato i primi rilievi e messo in sicurezza l'area. In giornata è previsto un ulteriore sopralluogo da parte del Nucleo cinofilo cani da orso, per cercare di rintracciare gli altri orsi avvistati e assicurarsi del loro stato di salute. Il corpo del giovane orso sarà consegnata all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per un’analisi approfondita. Contemporaneamente, la Fondazione Edmund Mach si occuperà dell’analisi dei campioni organici prelevati, con l’obiettivo di raccogliere dati utili per la tutela e la gestione della fauna selvatica nella regione.

Questo incidente solleva nuovamente la questione della difficile convivenza tra esseri umani e la fauna selvatica in Trentino. Le strade che attraversano le aree naturali, infatti, rappresentano un rischio costante per gli animali che vi abitano. La presenza di una madre e di un altro cucciolo nella stessa zona sottolinea la necessità di adottare misure più efficaci per proteggere questi magnifici animali, che rappresentano un patrimonio inestimabile per il nostro ecosistema. Non si tratta solo di preservare la vita degli orsi, ma di garantire un equilibrio tra le attività umane e natura .

L'installazione di segnaletiche adeguate, la creazione di passaggi sicuri per la fauna selvatica e una maggiore sensibilizzazione degli automobilisti sono solo alcuni degli interventi che potrebbero contribuire a ridurre il rischio di incidenti come quello accaduto ieri. La scomparsa di questo piccolo orso è un triste monito che ci ricorda quanto sia fragile la vita selvatica e quanto sia urgente la nostra responsabilità nel proteggerla. Dopo l'abbattimento di KJ1, la popolazione ursina trentina ha perso un altro orso, mentre la strada verso una convivenza pacifica si fa sempre più complessa e controversa.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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