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27 Maggio 2024
14:56

Un cucciolo di orso albino è stato trovato morto in Trentino

Un cucciolo di orso albino è morto pochi giorni dopo essere stato trovato in Trentino, nei boschi del comune di Garniga Terme, sul monte Bondone. Secondo lo storico veterinario della Provincia Autonoma di Trento «I forestali non potevano decidere se era da curare o no».

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(Immagine di repertorio)

Un orsetto albino è morto pochi giorni dopo essere stato trovato in Trentino, nei boschi del comune di Garniga Terme, sul monte Bondone. Il piccolo era stato notato da un escursionista che aveva subito contattato il personale del Servizio Forestale. Gli operatori hanno quindi provveduto a spostare l’orso nel bosco togliendolo dalla strada dove si trovava e chiuso la via, con l’obiettivo di evitare il contatto con gli escursionisti e favorire il ricongiungimento con la madre.

Un ricongiungimento che però non c'è mai stato: il piccolo è stato trovato senza vita pochi giorni dopo. Secondo gli uffici trentini, il piccolo sarebbe figlio dell'orsa osservata in zona negli stessi giorni con un altro cucciolo, a fare chiarezza saranno le analisi genetica: attraverso il database della Fondazione Mach sarà possibile conoscere l’identità del padre e della madre.

Secondo la Provincia Autonoma di Trento l'orsetto è stato ritrovato morto «probabilmente perché abbandonato dalla madre». Tuttavia, secondo il veterinario Alessandro De Guelmi, raggiunto da Kodami, la procedura è avvenuta in spregio al protocollo corretto: «Quello che è avvenuto è grave e spaventoso. I forestali non potevano decidere se era da curare o no, il fatto che non abbiano chiamato immediatamente un medico veterinario è gravissimo».

De Guelmi per decenni ha ricoperto il ruolo di veterinario provinciale intervenendo in ogni operazione riguardante gli orsi trentini, sa bene quindi quanto queste settimane rappresentino un momento molto delicato per le orse con i piccoli. È in corso infatti il periodo degli amori, in cui i maschi adulti uccidono i cuccioli non propri per aumentare la possibilità di accoppiarsi con le madri, come ricorda il veterinario stesso: «È una stagione delicata, non possiamo sapere cosa sia successo esattamente ma si può ipotizzare che un maschio sia arrivato addosso all'orsa con cuccioli, determinando la separazione tra la madre e il piccolo. Si tratta di un comportamento molto comune per questi grandi carnivori».

Scenario ben diverso dalla separazione: «La femmina non abbandona il suo cucciolo, esistono situazioni in cui un maschio che insegue la femmina può determinare una divisione, ma non è un abbandono volontario».

E anche l'albinismo del cucciolo non risulta avere giocato un ruolo:«A livello scientifico non ci sono evidenza che in questi mammiferi l'albinismo sia una causa di abbandono», conclude l'esperto.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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