Sui social sta girando da alcuni giorni un video che ha catturato l’attenzione degli utenti appassionati di equini: si vede un cavallo entrare in una piscina dalla forma particolare, disegnata appositamente per la riabilitazione motoria di questi animali. La piscina ha un corridoio di ingresso che aumenta gradualmente di profondità, fino a raggiungere la parte profonda, progettata ad anello per far nuotare il cavallo in circolo.
La riabilitazione motoria in acqua consiste in un insieme di esercizi eseguiti in vasca con lo scopo di poter gradualmente recuperare alcune funzioni del corpo perse in seguito ad un trauma ed è largamente utilizzata nella medicina umana in ambito ortopedico o neurologico, ma non è un tipo di terapia esclusiva della nostra specie.
L’idroterapia equina può essere un ottimo modo per migliorare la forma fisica e costruire muscoli, soprattutto dopo un infortunio o un intervento chirurgico. Inoltre, questi trattamenti possono essere utilizzati per alleviare il dolore del cavallo e migliorare la sua forma fisica.
Come infatti ci spiega Federica Pirrone, docente di Etologia Veterinaria e Benessere Animale presso l’Università degli Studi di Milano e membro del comitato scientifico di Kodami, «in generale la riabilitazione in acqua trova applicazione nel cavallo, ad esempio in presenza di patologie artrosiche, ortopediche e/o caratterizzate da dolore, nelle quali deve essere tolto il carico».
Ma questa tecnica non è esclusiva dei cavalli infortunati, infatti anche per un cavallo sano un regime di esercizi diversificato e ben bilanciato che includa il nuoto può essere un ottimo modo per sviluppare forza e resistenza muscolare, allenando allo stesso tempo anche il cuore e i polmoni in modo da renderli più sani e forti.
Questo tipo di attività non infastidisce o stressa gli equini: i cavalli, infatti, per essere dei mammiferi terrestri, sono tutto sommato dei discreti nuotatori e la loro è una capacità istintiva, dunque non serve insegnarglielo. Solitamente questi animali non disdegnano l’acqua e si trovano a proprio agio a nuotare muovendo le zampe in maniera simile all’andatura del trotto e tenendo la testa fuori dall’acqua per respirare.
Riguardo al video specifico, «il cavallo entra spontaneamente in acqua e sembra rilassato – commenta Pirrone – tuttavia, se questo sia il trattamento corretto per lui non è dato saperlo, non conoscendo il motivo per cui gli viene fatto fare».