È un cavallo bianco quest’anno il protagonista delle consuete polemiche che seguono praticamente sempre l’elezione di una Miss. Il quadrupede, infatti, è stato fatto salire sul palco dello show Miss France 2023 per un’esibizione insieme alle partecipanti al concorso, provocando l’ira dal pubblico televisivo degli internauti.
In sostanza, il cavallo ha fatto la sua apparizione durante una performance a tema delle miss in gara, insieme agli artisti della compagnia circense Alexis Gruss, molto conosciuta per i suoi spettacoli equestri.
La cosa, però, non è passata inosservata non tanto dal pubblico in sala che ha anche applaudito ma dagli spettatori a casa sempre più attenti al rispetto e al benessere degli animali e che in nome di questo si sono riversati sui social per esprimere il loro totale dissenso.
I commenti che contestano l’assurdo sfruttamento dell’animale costretto a esibirsi in un ambiente stressante, pieno di persone, luci, musica e rumori sono stati moltissimi. Giusto per citarne alcuni: «Ma quanto è stupido far salire un cavallo su un palco, in un momento in cui nel mondo ci si preoccupa sempre di più del benessere animale», «Disturbare un animale per le vostre idiozie è orribile ed è una tortura per il cavallo» e, ancora: «Lasciate gli animali tranquilli».
Sempre più nemico dell’ambiente in cui abita, l’essere umano nei confronti degli animali è riuscito a sviluppare forme elaborate di sfruttamento. Dalle più palesi, quali quelle dei mattatoi e della vivisezione fino a quelle un po’ meno percepite come abusi e per questo meno condannate come quella che spinge ancora i genitori a portare i bambini ad applaudire un leone che salta nel cerchio di fuoco o un elefante che fa l’inchino al pubblico.
Gli animali in cattività sono costretti a vivere in un habitat che non appartiene loro e, oltretutto, lo devono fare per fini espositivi e di intrattenimento. Cattività deriva dal latino captivus, che significa prigioniero, termine che descrive perfettamente la condizione degli animali condannati a una vita alienante in zoo, circhi o acquapark.
Il 13 luglio 2022 è stata una data importante per l’Italia: è stata finalmente approvata la legge per abolire l’utilizzo degli animali nei circhi e altri spettacoli viaggianti. Di fatto la Legge Delega obbliga i gestori delle circa 200 attività circensi ancora attive nel nostro Paese a non utilizzare più gli oltre 2000 animali di cui sono in possesso.
Un quadro legislativo che si allinea finalmente con molti altri Paesi europei che già hanno una normativa a riguardo, ma anche con ciò che pensa la maggior parte dei cittadini che da anni chiedono di abolire questa pratica orrenda. Purtroppo, però, questo sarebbe già dovuto succedere cosa che invece non è successa per l'assenza ancora del decreto attuativo necessario per far entrare la legge ufficialmente in vigore.
Secondo quanto stabilito, la Legge sullo spettacolo dovrebbe concretizzarsi entro nove mesi dalla sua approvazione, ma ancora non si hanno informazioni sulle modalità e la natura di come verranno messi al bando gli animali.
Sicuramente, poiché la legge italiana non può interferire con il diritto di proprietà privata, gli animali rimarranno in possesso dei proprietari dei circhi che, però, saranno tenuti a trovare per loro la migliore delle sistemazioni possibili. Sul Decreto Legislativo, però, al momento tutto tace.