In Usa sta avvenendo un vero e proprio cambio culturale: il metodo con cui si educa un cane deve puntare alla sua felicità e al suo benessere perché è questo che farà di lui un cane "educato", tanto da preferire approcci con risultati che per arrivare ci mettono più tempo rispetto all'addestramento classico o coercitivo.
È il risultato di uno studio condotto dalla Royal (Dick) School of Veterinary Studies dell'Università di Edimburgo attraverso un questionario rivolto a un campione di 385 pet mate residenti negli Stati Uniti. L'indagine, intitolata "Quanto ne sanno? Mappatura delle conoscenze, degli atteggiamenti e delle pratiche delle persone negli Stati Uniti riguardo all'addestramento dei cani" ha messo in luce una buona consapevolezza sull'importanza del benessere psicologico dei cani nelle pratiche di educazione.
«L'addestramento del cane che utilizza un approccio basato sulla ricompensa può promuovere una relazione sana tra cani e persone – scrivono gli esperti nell'introduzione dell'articolo – i metodi basati sulla punizione possono invece danneggiare il benessere del cane e il legame uomo-animale. Questo studio mira a esplorare i fattori che influenzano le decisioni delle persone in merito ai metodi utilizzati negli Stati Uniti».
Ciò che è emerso è che quasi tutti gli intervistati hanno pianificato di partecipare o hanno già partecipato a corsi di addestramento/educazione. La maggior parte ha dichiarato di sapere come educare il proprio compagno ma che si rivolgerebbe a un esperto in caso di problemi comportamentali, per ragioni legate ad un "addestramento avanzato" e in funzione di corsi specifici per cuccioli.
Gli intervistati però hanno sottolineato che «lo stress e l'affidabilità dei metodi di addestramento sono più importanti della rapidità con cui vengono raggiunti i risultati». È emersa poi chiaramente la preferenza per corsi di educazione canina non stressanti per il cane e il metodo specifico utilizzato dall'esperto è la scelta principale per decidere se contattarlo o meno.
I pet mate hanno anche indicato che i comportamenti più importanti per loro da far imparare per i loro cani sono il richiamo, la calma quando rimangono da soli in casa e l'essere sereni con le persone e gli altri cani.
Studi precedenti, da cui gli esperti sono partiti, avevano già verificato che l'addestramento coercitivo porta a un aumento dell'aggressività e ad altri problemi comportamentali (Hiby et al., 2004; Blackwell et al., 2008; Herron et al., 2009; Arhant et al., 2010; Casey et al., 2014). «Inoltre – scrivono nell'articolo – sono stati osservati rischi per la relazione cane-uomo, con un attaccamento meno sicuro, meno gioco tra cani e persone di riferimento e una diminuzione dello sguardo verso l'umano (Deldalle e Gaunet, 2014; Rooney e Cowan, 2011; Vieira de Castro et al., 2019). Indicatori di scarso benessere del cane, come pregiudizi cognitivi negativi, comportamenti correlati allo stress e livelli elevati di cortisolo sono stati associati all'addestramento basato sull'avversione (Casey et al., 2021; Deldalle e Gaunet, 2014; Haverbeke et al., 2008; Vieira de Castro et al., 2020)».
Riportando queste informazioni, così, i ricercatori hanno sottolineato che ad oggi ancora il riferimento sulla consapevolezza e le scelte nell'educazione del cane erano due studi del 2008 e del 2021 (Blackwell et al., 2008; Woodward et al., 2021) da cui si evinceva che la maggior parte delle persone utilizzava l'addestramento basato sulla ricompensa in combinazione con metodi punitivi.
Proprio per analizzare la percezione delle persone al giorno d'oggi negli Stati Uniti e far comprendere che «il rischio di danno al legame uomo-animale dovrebbe essere considerato quando si utilizzano tecniche punitive, con o senza metodi basati sulla ricompensa – scrivono gli autori – Non era ancora noto se le persone conoscono davvero i problemi e i benefici dei metodi di addestramento che utilizzano con i loro cani. Questo studio mira dunque a esplorare i fattori che influenzano il modo in cui chi vive con un cane prende decisioni sull'addestramento/educazione di quest'ultimo».
I risultati chiave di questa ricerca pilota suggeriscono dunque che gli intervistati preferiscono metodi che causano meno stress ai loro cani e sono affidabili. Si tratta di una informazione molto importante ed interessante, soprattutto in un'epoca in cui non mancano sulle piattaforme video addestratori d'oltreoceano che promuovono ancora metodi coercitivi o soluzioni in cui la relazione non viene proprio considerata.
Sono sempre di più, infatti, le offerte in stile "portami il cane, te lo aggiusto e te lo vieni a riprendere", ovvero sedicenti dog trainer che si fanno consegnare l'animale e poi lo riconsegnano dopo settimane di training intensivo ma senza la presenza dell'umano di riferimento.