A Terni è allarme esche avvelenate. A segnalare il caso sono stati degli utenti attraverso la pagina Facebook “Quartiere Cardeto – Terni”, dove in un post è stato consigliato di tenersi lontano da piazza Cuoco: «Un cane è deceduto e due sono in gravissime condizioni», si legge nel messaggio.
Contattati da Kodami gli autori del post hanno spiegato di non conoscere direttamente i cani vittime delle esche né i loro pet mate, ma di aver saputo degli avvelenamenti da alcuni residenti della zona. Gli attivisti del quartiere, intanto, hanno provveduto ad avvisare l’Asl per chiedere una bonifica della piazza.
Per evitare di generare panico e mettere in pericolo la vita dei cani, in presenza di potenziali esche avvelenate bisogna chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine, come Polizia Locale o Carabinieri Forestali, e impedire l’accesso a persone e animali.
Dopo la segnalazione, i campioni di esche vengono poi prelevati per essere mandati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale territorialmente competente che analizza il materiale e conferma o meno la presenza di un tossico, tipizzandone la molecola.
Dal 2022, inoltre, è disponibile l’app "Bocconi avvelenati" che permette di effettuare le segnalazioni al fine di ottenere una mappa nazionale dei ritrovamenti e delle segnalazioni. L’app integra il lavoro compiuto dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) tramite il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi, una banca dati in tempo reale sugli avvelenamenti.
Sulla vicenda di Terni, intanto, è intervenuta la Guardia Nazionale Ambientale che ha chiesto al Comune di intervenire in maniera tempestiva contro chi ha commesso questo gesto e di costituirsi parte civile nel caso venga identificato il responsabile (o i responsabili).
«Un cane è morto, due sono gravemente feriti. E se oltre a questi poveri cani un bambino avesse preso una di queste esche? Cosa sarebbe successo? – ha detto Niccolò Francesconi, dirigente nazionale settore fondamentale della Guardia Nazionale Ambientale –Basta crimini contro gli animali, invitiamo questa Giunta comunale, molto sensibile al tema a un intervento deciso di condanna contro chi ha commesso questo gravissimo gesto».